Polizze fidejussorie false, Marcotti (FederBingo): “Essenziale riparametrare le garanzie in base al rischio effettivo, unitamente al ripristino di un corretto rapporto tra il sistema bancario e i concessionari di gioco”

Sta facendo grande scalpore la scoperta, da parte della procura di Perugia, di 200 polizze fidejussorie false, che hanno riguardato anche il settore del bingo, emesse a nome di due compagnie assicurative nazionali e sei compagnie estere con sedi a Malta, Irlanda, Germania e Svezia, per un valore complessivo fittiziamente garantito di circa 60 milioni di euro, 11 persone per le quali la procura di Perugia ha richiesto il rinvio a giudizio, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di false polizze fidejussorie a nome di compagnie assicuratrici nazionali ed estere, falsità materiale e ideologica, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa ai danni dello Stato, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro.

“Da tempo denunciamo come la chiusura del sistema bancario nei confronti dei concessionari di Stato abbia spinto questi ultimi a cercare soluzioni alternative, spesso rivolgendosi a operatori esteri. La costrizione, per necessità, ad accettare la richiesta di pagamento di premi elevati, totalmente fuori mercato, ha attratto diversi operatori esteri i quali, seppur iscritti all’elenco IVASS, presentavano strutture e capitale sociale del tutto inadeguati rispetto agli impegni assunti”. E’ quanto ha dichiarato in una nota il presidente di FederBingo, Italo Marcotti, in merito alla scoperta di 200 polizze fidejussorie false.

“Abbiamo segnalato tale anomalia al Sottosegretario Sandra Savino, raccogliendone un interessamento diretto, sottolineando che la chiusura del sistema bancario italiano verso i concessionari ha costretto gli operatori ad accettare condizioni economiche gravose, sottoponendo ADM al rischio dell’insolvenza.

Accogliamo quindi con favore l’operazione condotta dalla magistratura e dalle forze dell’ordine ed auspichiamo che questa situazione induca il Governo a intervenire con misure normative adeguate. È essenziale riparametrare le garanzie in base al rischio effettivo, unitamente ad un corretto rapporto tra il sistema bancario e i concessionari italiani del gioco pubblico”. lp/AGIMEG