Slot, Trento: il Consiglio provinciale si divide su obbligo di eliminare le slot solo dai bar e non dalle sale giochi

Si divide il Consiglio della Provincia di Trento sul disegno di legge relativo a “Interventi per la prevenzione e cura della dipendenza da gioco”. Ieri la seduta è stata sospesa dopo un acceso dibattito, iniziato dopo l’intervento di Maurizio Fugatti (Lega Nord Trentino) che ha dichiarato che la legge sarebbe “discriminante verso i bar gli altri locali pubblici che integrano l’attività di somministrazione di bevande ed alimenti con l’offerta di gioco delle slot machine”. Una norma obbligherebbe infatti, entro tre anni, i titolari di bar ed altre attività commerciali che si trovano entro un raggio di 300 metri da luoghi sensibili a rimuovere gli apparecchi da gioco. Questo obbligo non riguarderebbe però le sale da gioco, in quanto “se queste sale venissero assoggettate alla nuova legge provinciale – ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore allo Sviluppo economico – sarebbe costrette a chiudere”. Una legge però “che vuole contrastare la ludopatia, costringendo solo i bar a liberarsi delle slot – ha replicato Fugatti – e che salverebbe invece le sale da gioco che si arricchiscono solo con il gioco d’azzardo” non avrebbe senso. Il primo firmatario del disegno di legge ha quindi chiesto di interrompere la discussione per poter valutare in modo più approfondita la questione. lp/AGIMEG