Senato: Dalla Lega nuovo ddl anti-ludopatia e per la “razionalizzazione dei punti di rivendita del gioco pubblico”

“L’eccesso di offerta di gioco determina un duplice effetto: rendere più difficili i controlli sul territorio, esponendo quindi maggiormente il settore al rischio di infiltrazioni malavitose, e innalzare il rischio di dipendenza dei soggetti più deboli come giovani, pensionati e disoccupati che hanno la possibilità di accedere al gioco senza alcuna forma di controllo. È necessario quindi ripensare l’offerta di gioco limitando la presenza delle slot machine solo in quei locali dove viene assicurato un controllo professionale sugli apparecchi e sui giocatori.” E’ quanto scrive nella propria relazione, il sen. Bitonci (LN) che ha presentato un disegno di legge su “Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico”. Il diisegno di legge si propone “di dettare criteri più stringenti all’installazione degli apparecchi da intrattenimento al fine di limitarne l’accesso indiscriminato. L’articolo 1 specifica le finalità della legge, riferite alla necessità di evitare l’eccessivo frazionamento e polverizzazione della offerta di gioco, innalzare la professionalità degli operatori allo scopo di proteggere le categorie più deboli, contrastare il fenomeno del gioco illegale. L’articolo 2 detta, quindi, nuovi criteri per l’installazione degli apparecchi da intrattenimento al fine di limitare l’eccessivo proliferare delle New slot in bar, ristoranti e tutti quegli esercizi commerciali che non fanno del gioco la loro attività principale. In particolare, è vietata l’installazione delle New Slot in quegli esercizi commerciali con attività principale diversa dalla commercializzazione dei prodotti di gioco pubblico che abbiano una superficie inferiore ai 20 metri quadrati. L’installazione è inoltre vietata negli stabilimenti balneari, nei circoli privati, nei centri di raccolta scommesse che raccolgono in Italia per conto di operatori esteri (…) e nelle sale pubbliche da gioco dove, in aggiunta, è vietata anche l’installazione delle VLT. Viene, inoltre, ridisegnato il sistema del contingentamento – ossia il numero massimo di congegni che è consentito installare in rapporto alla superficie dei locali destinata alla vendita o all’attività economica e sociale – nei bar, nei ristoranti e negli alberghi riducendo il numero massimo di apparecchi installabili rispetto al numero oggi consentito. Sono infine dettate disposizioni sulla realizzazione dei locali destinati all’installazione delle New slot negli esercizi commerciali” che dovranno essere “architettonicamente separati dalle aree destinate all’attività principale dell’esercizio e la loro superficie non deve essere prevalente rispetto a quella dedicata all’attività principale. In tali locali deve essere prevista un’apposita area destinata ai fumatori nel pieno rispetto della normativa anti-fumo. L’articolo 3 intende devolvere il 30 per cento delle entrate derivanti dal PREU alle amministrazioni comunali che oggi sono sempre più chiamate a sostenere l’onere dei controlli negli esercizi commerciali e nelle sale da gioco e a dover dare il proprio sostegno nella lotta alla ludopatia. L’articolo 4 è teso a limitare il ricorso alle carte di debito per il pagamento delle giocate” mentre l’articolo 5 comprende una serie di misure dedicate al contrasto del gioco illegale o irregolare, nonché a garantire il versamento di una garanzia fidejussoria anche da parte di quei soggetti giuridici con sede operante all’estero che fino ad ora lo hanno evitato, equiparandoli di conseguenza agli operatori italiani”. im/AGIMEG