Senato: Callipo (SALFI) in audizione. “ADM nel 2012 ha effettuato 28mila controlli”

“La mission dei Monopoli risiede sia nel comparto dei giochi, sia in quello dei tabacchi e si caratterizza nell’assicurare entrate erariali ad un livello compatibile con la tutela di altri interessi pubblici rilevanti, quali la tutela dei consumatori ed il contrasto all’illegalità”. Lo ha detto ieri nel corso dell’audizione informale che si è tenuta presso la Commissione Finanze del Senato, Sebastiano Callipo, segretario generale del sindacato Salfi. “Gli introiti riscossi nel 2012 per l’attività dei giochi ammontano ad oltre 8 miliardi” ha detto ancora Callipo, “e quelli delle accise, più iva sui tabacchi, ammontano a circa 15 mld di euro. In tema di controlli gli esercizi controllati ammontano a circa 28.000, le violazioni penali accertate a circa 530, le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria 528, i sequestri penali a n. 281, le violazioni amministrative accertate a circa 3.000, le misure cautelari adottate a circa 1.000. Gli effetti dei controlli di cui sopra, ammontano, nel 2012, a circa 45 mln di euro a titolo di imposta accertata e a circa 42 mln di euro per sanzioni applicate”.

Callipo ha quindi sottolineato che l’ADM, come altre Agenzie,  sia afflitta da “evidenti problematiche di sottorganico”. Ha chiesto inoltre di rivolgere  “all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli” le stesse attenzioni “dedicate dal Governo all’Agenzia delle Entrate”. Inoltre ha puntualizzato che deve essere ripristinatala “legittimazione recentemente aggredita, sia mediaticamente, sia attraverso discutibili question time, specie in tema di legame tra il recupero del gettito evaso e parte variabile della remunerazione, ma soprattutto ascrivibili a pesanti tagli lineari di risorse finanziarie, nonché ai richiamati blocchi contrattuali, ma soprattutto, al costante definanziamento delle strutture che, coniugati alla carenza di riferimenti e sostegni ministeriali, ad attacchi da parte del cosiddetto ‘partito degli evasori’, hanno in parte reso ancor più pesante, complessa e delicata l’attività di un comparto, senza il quale anche la recente legge delega è destinata a non produrre gli effetti sperati”. lp/AGIMEG