Riaperture attività 18 maggio, Rossi (pres. Toscana): “Pronti a presentare la nostra proposta. Già al lavoro per predisporre i protocolli”. Solinas (pres. Sardegna): “Riapertura per esercizi al dettaglio in base alle esigenze del territorio e della popolazione”

“La posizione del governo sulla riapertura delle attività dal 18 maggio è prudente e condivisibile”, ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, riguardo l’accordo raggiunto tra le Regioni e il Governo per le riaperture a partire dal 18 maggio. Secondo Rossi è giusto “decidere con gradualità e prudenza. Dopo la proposta del Governo noi avanzeremo la nostra proposta di integrazione. La Toscana è già al lavoro con le categorie e col governo per predisporre i protocolli” di sicurezza, ha continuato. Anche la Sicilia si prepara alle prossime riaperture, a partire da ristoranti, bar e negozi di commercio al dettaglio. “L’esempio del ponte Morandi di Genova non deve restare in Italia l’eccezione ma deve diventare la normalità, se vogliamo anche in Sicilia accelerare la spesa pubblica e la riapertura dei cantieri”, ha sottolineato il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2 dell’emergenza. Una fase particolarmente complessa sulla quale eserciteremo le nostre scelte di allentare – in sicurezza – le restrizioni in atto e tenendo conto, in particolare, della specificità della nostra Isola anche in relazione alla ridotta circolazione del virus”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. “Dal 18 maggio si potranno quindi aprire sotto la nostra responsabilità gli esercizi al dettaglio in base alle esigenze del territorio e della popolazione. Il Governo avanzerà – come nel caso delle aperture di bar e ristoranti – delle proposte che verranno integrate da quelle delle Regioni avendo riguardo delle specifiche caratteristiche del territorio”, ha aggiunto Solinas. “Nel corso della riunione abbiamo manifestato l’esigenza di un accordo tra lo Stato e le Regioni a Statuto speciale per trovare una soluzione alla riduzione del gettito fiscale – stimata in circa 700 milioni di euro – determinata dall’emergenza. La Regione attualmente copre per conto dello Stato spese per alcuni servizi essenziali, tra i quali quelli legati alla sanità e al trasporto pubblico locale che difficilmente potranno essere coperti a causa del minor gettito dovuto al lockdown”, ha concluso Solinas. “Il premier Conte ha annunciato l’apertura, dal 18 maggio, del commercio al dettaglio, apertura che noi, insieme a tutte le altre Regioni, avevamo chiesto a partire dall’11 maggio. Il Governo ha però dato disponibilità a discutere, in base a specifici parametri epidemiologici e sanitari, di piani di ripartenza a base regionale. L’Umbria già a fine mese scorso aveva presentato un dettagliato cronoprogramma che, considerate le rassicurazioni della messa a disposizione delle linee guida Inail in tutti i comparti diversi dal commercio al dettaglio, ridiscuteremo con il Governo stesso”. È quanto ha sottolineato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. “Ci auguriamo che i protocolli, per riaprire in sicurezza le varie attività, arrivino in pochi giorni come promesso, così da permettere agli esercenti di organizzarsi di conseguenza per le riaperture. Durante la Conferenza Stato Regioni di oggi abbiamo appreso che i protocolli concernenti il commercio al dettaglio saranno gli stessi, così come sostenevamo noi la scorsa settimana, già adottati nei vari settori riaperti, come librerie, abbigliamento per bambini ecc. Ora attendiamo le linee guida nazionali per i servizi alla persona, i ristoranti, i bar e tutte le altre attività produttive e commerciali ancora sospese”, ha aggiunto. La Regione Marche è pronta a riaprire estetiste e parrucchieri, ma anche bar e ristoranti dal 18 maggio e la stagione balneare dal 29 maggio, in base a protocolli concordati con le associazioni di categoria e con l’Anci e approvati dalla Giunta regionale, aveva già annunciato, prima della decisione del Governo, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. “I nostri protocolli sono stati già trasmessi all’Inail, che per conto del Governo dovrà fissare le linee guida per le riaperture”, ha detto. cdn/AGIMEG