In Liguria 400 persone in cura per problemi legati al gioco, lo 0,02% della popolazione totale

A Genova sono poco più di 200 le persone colpite da problemi legati al gioco. E’ quanto rende noto la Commissione Comunale sulla ludopatia del capoluogo ligure, sui dati delle Asl e della Fondazione Antiusura. Numeri che arrivano complessivamente a circa 400 in tutta la Regione, che conta su una popolazione complessiva di 1,6 milioni di persone. In pratica, il numero di persone che ha problemi con il gioco rappresenta appena lo 0,02% della popolazione. In compenso, secondo i dati forniti da Giorgio Pastorino, presidente STS, il 60-80% del fatturato delle tabaccherie, che danno lavoro a oltre 7mila persone, è legato al gioco. Eppure da tempo la legge regionale della Liguria e le scelte del Governatore Giovanni Toti in tema di contrasto al gioco sono nel mirino dei gruppi antiazzardo. La Regione, attenendosi all’intesa raggiunta in Conferenza Unificata, sta lavorando in direzione di una riduzione degli apparecchi del 35%, che passerebbero così dagli attuali 10.720 a 7.090, con dimezzamento di punti gioco in tre anni. Inoltre i Comuni non potranno rilasciare nuove concessioni a una distanza inferiore di 500 metri dai luoghi sensibili. Nella logica della lotta alla ludopatia, tuttavia, si contesta una linea ritenuta troppo morbida da parte della Regione nel contrasto al gioco, ma i numeri emersi in Commissione Comunale dimostrano che l’incidenza delle patologie legate al gioco ‘pesano’ forse meno del possibile danno all’intero settore che una stretta proibizionista potrebbe generare, con migliaia di famiglie, legate direttamente o indirettamente al comparto del gioco, che si troverebbero dall’oggi al domani senza lavoro. lp/AGIMEG