Giochi, tutte le proposte di legge da incardinare dopo le feste

I provvedimenti legislativi in materia di giochi non si fermano con l’approvazione definitiva del ddl Stabilità. Camera e Senato hanno già in pentola diverse proposte legislative che saranno affrontate dopo la lunga pausa natalizia del Parlamento. A Montecitorio è stato assegnato alla commissione Lavoro il progetto di legge presentato dalla deputata Polverini (Fi), recante Disposizioni in materia di libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico. Per il reperimento delle maggiori entrate previste si delega l’Adm ad adottare “misure in materia di giochi pubblici on line, di lotterie istantanee e di apparecchi e congegni di gioco”. Testo pronto ma non ancora incardinato in commissione Finanze, il progetto del deputato Barbanti (Misto)  recante Disposizioni per l’introduzione dell’obbligo di identificazione per la partecipazione ai giochi con vincite in denaro. La proposta prevede “l’utilizzo della tessera sanitaria per qualunque accesso a qualunque tipo di gioco. Tramite Sogei il sistema invia i dati ai ministeri della Salute e dell’Economia per un’elaborazione in tempo reale, che punti a scongiurare il rischio di insorgenza di ludopatia e di riciclaggio”. A Palazzo Madama è stata appena annunciata la proposta di Endrizzi (M5S) recante Disposizioni a favore dei lavoratori affetti da gioco d’azzardo patologico. Da sempre in prima linea per l’abolizione totale della pubblicità del gioco d’azzardo, il senatore si batte per trovare fondi da destinate a “prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo”. Sullo sfondo restano una manciata di disegni di legge sull’abolizione totale della pubblicità, tutti già incardinati: alla Camera le proposte Basso (Pd), Rizzetto (Misto) e Mantero (M5S) sono confluite in un unico testo fermo in commissione Finanze; al Senato il testo Endrizzi (M5S) giace tra le commissioni Finanze e Sanità, quello Bencini (Idv) tra le commissioni Giustizia e Sanità. Infine c’è il disegno di legge Mirabelli (Pd) recante Disposizioni in materia di riordino dei giochi, che oltre a voler disciplinare la pubblicità mira ad un intervento complessivo della materia: il provvedimento è pronto in commissione Finanze ad essere discusso. La legge di Stabilità appena approvata in terza lettura al Senato, è intervenuta sul tema pubblicità, con una stretta su come deve essere girata e multe da 100mila a 500mila euro per chi non si adegua. Non solo, sono state predisposte dai ministeri della Salute e dell’Istruzione “campagne di informazione e sensibilizzazione sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo” ed è stato finanziato un fondo da 70 milioni di euro per “l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali”. Nonostante tali modifiche, i firmatari dei testi recanti Disposizioni per il divieto totale di pubblicità del gioco d’azzardo sembrano non voler prender in considerazione l’ipotesi congelamento delle loro proposte, anche se la strada più plausibile sembra proprio quella. dar/AGIMEG