Giochi, Ricchiuti (PD) presenta interrogazione al Mef su sala giochi a Milano: “Necessario che la Questura chieda parere vincolante al Comune”

Un gruppo di senatori del Pd, guidati dalla senatrice Ricchiuti, hanno presentato una interrogazione al Mef di cui avevano preannunciato i contenuti tempo fa e che fa riferimento ad una sala giochi di Milano.
L’interrogazione si riferisce alla “gigantesca sala giochi, con video-poker,slot machine e altri giochi elettronici;la sala giochi sarebbe di ben tre piani, per un totale di 800 metri quadrati. “Alla realizzazione di questo progetto – premettono i deputati- si oppone un vasto fronte di cittadini, costituita in primo luogo dai condomini dello stabile, che hanno adito già, e con successo, le vie legali;
associazioni anti-racket e contro il g.a.p. (gioco d’azzardo patologico) sono in prima linea contro la realizzazione del progetto, così come lo è il Comune di Milano;
esso peraltro sarebbe del tutto in contrasto con una legge regionale della Lombardia, che prevede il divieto di aprire sale giochi a meno di 500 metri dalle scuole. Tuttavia, i regolamenti attuativi di quella legge regionale non sono ancora stati emanati;
per tale ultimo motivo, la questura di Milano ha rilasciato l’autorizzazione per l’apertura della sala giochi. E’ noto che il settore delle slot machine è ad alto pericolo di infiltrazione mafiosa, è noto altresì che il gioco d’azzardo patologico è una patologia psichica gravissima che ha devastanti conseguenze su persone e famiglie. Sarebbe pertanto necessario che fosse introdotta la regola per cui – prima di autorizzare l’apertura di sale giochi – la questura deve chiedere il parere vincolante del Comune, si chiede di sapere:
che cosa risulti abbia fatto la Prefettura di Milano in ordine alla vicenda descritta in premessa, se la Prefettura abbia interloquito con la Questura in ordine alle comunicazioni antimafia relative agli imprenditori titolari dell’iniziativa e se il Ministro in indirizzo non intenda promuovere al più presto un’iniziativa legislativa in merito e nel senso auspicato in premessa”. lp/AGIMEG