Giochi, Panini (assessore Napoli) ad Agimeg: “Ordinanza coerente con quanto deciso in Conferenza Stato-Regioni. Giusto chiedere la rinuncia dei contenziosi agli operatori con i quali si deve lavorare contro la ludopatia”

“L’ordinanza arriva al termine di un lavoro che è durato circa un anno. Periodo nel quale abbiamo messo sotto osservazione il regolamento sui giochi leciti e il contrasto alla ludopatia approvato dal Consiglio Comunale, all’unanimità, e la relativa ordinanza applicativa sugli orari. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro interno con la presenza dell’Asl, unità di contrasto alle dipendenze, con i diversi soggetti come i gestori, associazioni che operano nel contrasto alla ludopatia ed esperti, in modo da avere una analisi scientifica e rigorosa sull’applicazione ed eventuali necessità di apporre correttivi. Alla fine è emerso che è ormai acclarato che il contrasto alle dipendenze è più forte dove c’è un territorio che complessivamente opera nella direzione convenuta. Tutto il territorio si fa carico dei problemi e li affronta. L’ordinanza si muove nella ricerca di una convergenza di interessi tra l’Ente Locale, l’Asl e i gestori, per una collaborazione che faccia dell’offerta del gioco lecito un momento del quale al soggetto che rischia la dipendenza vengano offerte ipotesi di uscita”. Esordisce così ad Agimeg Enrico Panini, assessore del Comune di Napoli al bilancio, al lavoro e alle attività economiche, a proposito dell’ordinanza in materia di limitazioni orari per le sale giochi, scommesse e bingo. “La Conferenza Stato-Regioni nel deliberare un orario di riferimento fa salve quelle che sono le decisioni diverse già assunte o che lo verranno dagli Enti Locali. Noi ci muoviamo in questa ottica. Abbiamo un regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale che indica in otto ore l’orario massimo di apertura di quanti offrono gioco lecito. Noi a questo orario dobbiamo conformarci come Amministrazione. Un Regolamento assolutamente coerente, la Conferenza Stato-Regioni fa salve le decisioni degli Enti Locali”, aggiunge. “In questo protocollo che chiediamo ai gestori di firmare con noi, abbiamo l’impegno a eliminare qualsiasi forma di pubblicità interna o esterna, a offrire materiale informativo sui rischi legati alla ludopatia e sui luoghi che offrono assistenza, a formare almeno una persona, oltre al gestore, in appositi corsi tenuti dall’Asl così che ci sia un minimo di strumentazione per l’aiuto ai possibili casi che si presentano. In assenza di dati quantitativi definiti con certezza, siamo di fronte ad un’emergenza consistente di persone che incorrono nel gioco d’azzardo patologico. L’assenza di pubblicità – continua – è una delle risorse che giochiamo nella battaglia contro il Gap”. E sulla richiesta di obbligare gli operarori, che aderiscono ai nuovi orari, a rinunciare ad ogni contenzioso con il Comune, Panini sottolinea: “Consentiamo a chi stipula un patto di collaborazione con noi di poter scegliere fra due ipotesi di orario. Nel momento in cui stipuliamo un patto di collaborazione, in base al quale decidiamo con azioni convenute e congiunte di operare con forza per contrastare l’incremento del gioco d’azzardo patologico è evidente che tra i soggetti coinvolti non può esserci un conflitto di carattere giudiziario in corso. Sarebbe una contraddizione”. cdn/AGIMEG