Giochi, allo studio una “Asset review”, piano per rivalutare le concessioni pubbliche. Sotto osservazione gare del Bingo e delle scommesse

Nelle riunioni tecniche di governo l’hanno chiamata «Asset review». Una riforma delle concessioni pubbliche, tra statali e locali, che potrebbe partire da una base di 1,5 miliardi: II progetto è allo studio e ha cominciato a passare al setaccio le entrate che arrivano da un primo gruppo di beni, con l’obiettivo ovviamente di aumentarle. Spiagge, petrolio e gas, tlc, giochi, acque minerali e termali, risorse geotermiche, commercio ambulante: sono solo le concessioni con le scadenze più ravvicinate. Sotto osservazione c’è anche quindi il settore dei giochi. Tra il 2013 e il 2016 sono scadute quasi tutte le concessioni per l’apertura delle 200 sale bingo che operano in regime di proroga versando un totale di circa 120 milioni annui. Il 30 giugno 2016 sono scadute anche le concessioni per le scommesse sportive, ma in questo caso – si legge sul Sole24 Ore – si tratta di una proroga non onerosa ed è versato solo un adeguamento delle garanzie fideiussorie. Il governo si attende ovviamente anche un incasso “una tantum” dalle nuove gare: circa 490 milioni tra scommesse e sale bingo. lp/AGIMEG