Abolire la tassa sul rinnovo delle concessioni governative sulla licenza di pesca, e compensare il minor gettito con un inasprimento sul “prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali” e sulla “percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita”. Gli interventi sui giochi, in particolare, dovranno garantire almeno 600 milioni l’anno. Lo chiede in un emendamento al disegno di legge recante “Interventi per il settore ittico” – al momento all’esame della Commissione Agricoltura del Senato – la senatrice Daniela Donno (M5S). “La tassa sulle concessioni governative” si chiarisce infatti nella proposta di modifica “è dovuta nella sola ipotesi del primo rilascio o rinnovo della licenza di pesca”. E ancora, la tassa “mantiene la sua validità temporale e non è pertanto dovuto il pagamento di una nuova tassa, in tutte le ipotesi di variazioni tecniche, anche sostanziali, apportate sulla licenza di pesca, anche laddove per dette variazioni si debba procedere al rilascio di un nuovo titolo”. lp/AGIMEG
