Decreto Covid: Camera approva alleggerimento misure restrittive. Ecco cosa è previsto nel decreto

Si procede verso un allentamento delle misure relative all’emergenza da Covid-19. “Dal 10 marzo sarà nuovamente possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema cinematografiche, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, sottolineando che lo prevede l’emendamento al Decreto-legge approvato all’unanimità dalla Commissione Affari Sociali della Camera e su cui, in rappresentanza del Governo, ha espresso parere favorevole. Si tratta, ha detto, di una “risposta importante per alcuni dei settori tra i più colpiti, un nuovo segnale di ripartenza”.

Il Governo, inoltre, ha dato parere favorevole a diversi ordini del giorno presentati al Decreto sulla Proroga dell’emergenza da Covid-19, in particolare sulla possibilità di valutare un graduale allentamento delle misure legate alla pandemia, come il green pass. Da fine marzo potrebbe non essere piu’ prorogato lo stato di emergenza. Mentre è stato respinto un ordine del giorno che chiedeva l’abolizione del green pass da inizio aprile. “Bocciato dai partiti della maggioranza, l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia per chiedere la revoca del green pass con lo scadere dello stato di emergenza del 31 marzo. Incredibile che mentre altri partiti si dichiarano contrari, alla prova dei fatti si comportino esattamente in maniera opposta, lasciandoci soli a lottare contro questa misura insensata che danneggia la nostra economia ed inutile per combattere la pandemia. Continueremo a fare la nostra parte affinché venga abolito: non ci fermeremo”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Approvato, invece, un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare iniziative per superare l’attuale sistema delle fasce a colori regionali. “Alleggeriamo tutti i vincoli pandemici, – afferma il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti – ma con prudenza perché non è che gli ospedali siano ancora vuoti. Non voglio essere vessatorio nei confronti di chi non si vaccina: quando potremo permettercelo e i tecnici ci diranno di sì, torniamo alle libertà totali. Siamo una democrazia e certe norme sono sostenibili solamente se giustificate da uno stato di emergenza”.

cdn/AGIMEG