De Donno (procuratore Brindisi): “Distanziometro crea selezione arbitraria e dannosa”. Abaterusso (cons. Puglia): “Legge Regionale favorisce l’illegalità”

De Donno (procuratore Brindisi): “Distanziometro segue un criterio selettivo e arbitrario che danneggia imprenditori sani”

dal nostro inviato – “Il distanziometro è un criterio selettivo e arbitrario che ha come unico scopo quello di ridurre i volumi di gioco, ma non ha una sua razionalità. Infatti come evidenziato di recente dall’indagine dell’ISS il giocatore patologico non gioca sotto casa, ma tende a spostarsi lontano dai luoghi di prossimità, e allo stesso tempo i luoghi sensibili sono stati scelti in modo arbitrario motivo per il quale il distanziometro oggi non ha alcun risvolto positivo. Gli imprenditori sani saranno marginalizzati e costretti a rinunciare alla propria attività, con la conseguenza di ridurre l’occupazione e aprire nuovi spazi alla criminalità organizzata”. Lo ha dichiarato Antonio De Donno, procuratore della Repubblica di Brindisi e presidente del comitato scientifico Eurispes, nel corso del convegno “Gambling patologico e responsabilità sociale: sfide della prevenzione e possibilità di trattamento” che si sta tenendo a Brindisi. “Dall’indagine ISS inoltre risulta che a fronte di 1,4 milioni di giocatori problematici, siano solamente 13mila i giocatori affetti da patologia. Contrastare in questo modo il settore comporta solamente un ulteriore incentivo a rivolgersi al mercato illegale sia fisico sia online”, ha concluso. cr/AGIMEG

Abaterusso (cons. Puglia): “Distanziometro non ha effetti, legge regionale riconsegna settore all’illegalità”

dal nostro inviato – “Oggi tutte le sale giochi che operano entro il raggio di 500 metri dai luoghi sensibili sono di imprenditori autorizzati dallo Stato, che rispettano vincoli precisi all’interno dei punti vendita, che rispettano i corsi di formazione previsti. L’entrata in vigore della legge regionale rischia invece di espropriarli dall’attività di gioco con la conseguenza di rimettere il settore nelle mani della criminalità organizzata”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale Ernesto Abaterusso intervenuto nel convegno “Gambling patologico e responsabilità sociale: sfide della prevenzione e possibilità di trattamento” che si sta tenendo a Brindisi. “Con il distanziometro il gioco d’azzardo non sparisce e non scompariranno le problematiche legate al gioco, anzi si rischia l’effetto opposto, con giocatori che nei locali gestiti dalla criminalità organizzata non avranno alcun tipo di controllo e finiranno per giocare più a lungo cifre più elevate. Per questo motivo – ha concluso Abaterusso – ho chiesto con forza in Consiglio Regionale la proroga dell’attuale situazione in attesa di un Testo Unico a livello nazionale”. cr/AGIMEG