Coronavirus, Governo Conte: contingentamento entrate e rischio chiusura locali pubblici se la curva dei contagi continuerà a salire

Obbligo di mascherina anche all’aperto e contingentamento dei clienti presenti nei locali pubblici per prevenire la seconda ondata epidemiologica. È questo il piano del governo, guidato da Giuseppe Conte, se la curva dei contagi da Covid-19 continuerà a salire, come sta accadendo in queste ultime ore. Ieri, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha predisposto il tampone obbligatorio da chi torna da alcuni paesi europei oppure la quarantena obbligatoria di 14 giorni. Una blindatura che però non appare sufficiente a fermare la circolazione del Covid-19 – secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ -, anche perché negli ultimi giorni il numero dei contagi sta incrementando. Troppo per il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, che ieri ha chiesto maggiori controlli e provvedimenti. Le multe e le chiusure già disposte dalle forze dell’ordine evidentemente non sono ritenute sufficienti, dunque se l’andamento di questi giorni sarà confermato, si procederà con nuove regole e divieti. Il primo obbligo sarà quello di indossare la mascherina anche nei luoghi aperti. Un’altra delle misure che è al vaglio del governo è quella del limite massimo di persone presenti nei locali pubblici. Se tutto ciò non dovesse bastare si prospetta anche il rischio di una nuova chiusura degli esercizi commerciali. L’esecutivo ha già introdotto – come già avevano fatto alcune regioni autonomamente – il test molecolare sulla saliva che fornisce una risposta in 15 minuti per chi torna da Spagna e Grecia e probabilmente anche da Malta e Croazia. Questo tipo di test ha ricevuto un giudizio positivo anche dal Comitato Tecnico-Scientifico che lo ha esaminato e ha riscontrato un’attendibilità pari a quella del tampone. Per rendere operativa tale misura però, bisogna attendere la certificazione Ue che potrebbe arrivare entro qualche giorno. ac/AGIMEG