Commissione Antimafia approva le linee guida d’indagine. Il gioco al centro dei lavori di due Comitati

La Commissione bicamerale di inchiesta sul fenomeno delle mafie ha approvato ieri le linee guida dell’attività di inchiesta. Il documento è diviso in 10 sezioni e contiene una serie di riferimenti al gioco e alle scommesse. In particolare, nella sezione dedicata alla Mafia nello sport e nel mondo dell’informazione, si ricorda che “Nella precedente inchiesta si è lavorato molto sullo sport, istituendo anche un apposito comitato. È sembrato opportuno confermare tale scelta anche nell’attuale legislatura e la Commissione ha quindi provveduto ad istituire il XVII. Comitato su mafia e manifestazioni sportive”. E poi – dopo aver sottolineato che il problema non riguarda il solo mondo del calcio – si afferma che “Il calcio è certamente lo sport di maggiore diffusione tradizionale, di maggiore seguito nel nostro Paese e, per via dei nessi immediatamente ipotizzabili con il fenomeno delle scommesse, è un mondo che si presta ad infiltrazione facile e prevedibile. Ma il calcio produce consenso in molte società, non soltanto meridionali. Consenso sociale per chi, ad esempio, diventa il patron della squadra locale. Il calcio permette, grazie alla normativa che riguarda lo sport e le società anche non professionistiche, fatturazioni artificiosamente gonfiate”. Nella sezione sull’Azzardopatia e nuove dipendenze, si afferma che “La capacità delle mafie di impadronirsi dell’economia reale e legale segna la virulenza e la pervasività delle organizzazioni mafiose nel mondo dell’azzardopatia. Se infatti è vero che nel solo 2016 (mi pare che ancora per il 2017 il dato complessivo non sia stato prodotto) l’azzardo in Italia ha realizzato un fatturato di poco inferiore a quello del servizio sanitario nazionale, superando – e non di poco – i 100 miliardi di euro, questo significa che si tratta di un terreno minato e che obbligatoriamente si dovrà prendere in attento esame e, per questo, è stato istituito il IV Comitato su influenza e controllo criminali sulle attività connesse al gioco nelle sue varie forme”. lp/AGIMEG