Legge Bilancio, cancellare bandi slot e vlt, riduzione dei poteri ai Comuni per distanziometri e fasce orarie, carte prepagate per scommettere in agenzia: ecco tutte le proposte di modifica di M5S, Lega, PD, FI, PSI e FdI

Cancellare del tutto i bandi per slot e vlt, o invece mettere a gara solamente un numero ridotto di concessioni; ridurre il potere dei Comuni di adottare fasce orarie e distanziometri, o al contrario prevedere la chiusura obbligatoria delle sale alle 10 di sera. Sono alcuni degli emendamenti alla Legge di Bilancio presentati nelle scorse ore in occasione dei lavori della Commissione Bilancio del Senato.

Giovanni Endrizzi (M5S) chiede di tagliare i diritti di slot (da 250 a 200mila) e vlt (da 58 a 50mila) che verranno messi a gara, da 35mila a 25mila il numero di bar e tabacchi in cui si potranno installare le slot e da 2.800 a 2.400 delle sale. Tagliate anche le concessioni (da 50 a 40) per il gioco online. La Lega punta invece a sopprimere del tutto la norma che lancia la gara per il rilascio delle concessioni per AWP e VLT.

Sonia Fregolent (Lega) chiede che i Sindaci abbiano pieno potere sulle fasce orarie e che possano intervenire sulla distribuzione delle sale. Le sale in ogni caso potranno restare aperte al massimo dalle 8 alle 22, al di fuori di questo orario le slot dovranno essere spente e non si potranno accettare scommesse o altre giocate.

Simile un emendamento di Matteo Mantero (M5S) che vieta la collocazione di slot, vlt e comma 7 a meno di 500 metri dai luoghi sensibili.  Il Psi – sempre con l’intento di limitare la diffusione degli apparecchi – chiede di imporre una tassa di 250 euro all’anno agli esercizi commerciali che intendono installare nuove Videolottery e Slot. Franco Dal Mas (FI) cerca al contrario di arginare le norme locali che  limitano il gioco: Regioni e enti locali potranno imporre  “esclusivamente in presenza di una comprovata emergenza sociale o di reali situazioni di rischio per la salute pubblica”.

Dario Damiani (FI) chiede che per limitare l’utilizzo del contante, le giocate nella rete fisica possano essere piazzate anche “tramite carta prepagata emessa dai concessionari”. Gilberto Pichetto Fratin (FI) punta a rafforzare le misure contro il gioco minorile: “i sistemi per la gestione telematica delle slot e delle vlt devono prevedere soluzioni idonee ad impedire l’accesso al gioco ai minori di età che siano poste in essere entro nove mesi dall’avvio degli affidamenti delle concessioni”.

Andrea De Bertoldi (FdI) chiede di sopprimere la norma che aumenta la tassazione sulle vincite. Sulla norma interviene anche Franco Mirabelli (PD) per inasprire però il prelievo sulle vincite delle vlt. In sostanza, i premi fino a 125 euro verrebbero tassati con un’aliquota dell’1,9% (che poi passerebbe all’1,3 a partire dal 2021), quelle superiori ai 125 euro con un’aliquota del 15%. Mirabelli chiede anche di ridurre al 65% la percentuale delle vincite alle slot.

I 5Stelle Bottici e Fenu, con tre emendamenti distinti, utilizzano invece la tassa della fortuna per dare copertura economica a altri interventi. Chiedono infatti di aumentare di un punto percentuale la tassa sulle vincite di tutti i giochi, per recuperare 3 milioni l’anno da destinare al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. Stessa copertura economica anche per estendere l’utilizzo del Fondo di garanzia per la prima casa ai giovani di età inferiore ai 35 anni. Con la terza proposta di modifica, infine,  vogliono utilizzare una parte delle maggiori entrate derivanti dalla tassa sulla fortuna – in questo caso quindi non c’è nessun ritocco delle aliquote – per finanziare il sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni e dai privati.

E’ stato presentato alla Legge di Bilancio dal Partito Democratico un emendamento che chiede lo stanziamento straordinario sia destinato ”a garantire i servizi ai cittadini”, per evitare che possa essere utilizzato per il pagamento del mutuo della nuova Casa da gioco. “Dal prossimo gennaio dovrei essere in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti ai quali deve essere riservata la massima attenzione”, le parole del Commissario prefettizio Giorgio Zanzi. Un altro emendamento, presentato dal senatore dem Alessandro Alfieri, riguardo a Campione d’Italia si riferisce all’articolo 70, che istituisce un’imposta locale sul consumo e chiede di applicare alle merci al seguito dei residenti nell’enclave i regimi di franchigia previsti dall’Italia e dalla Svizzera. rg/AGIMEG