Baretta (sottosegr. Mef): “La linea per affrontare una materia difficile come il gioco, è considerarlo un’attività normale”

dal nostro inviato a Rovigo – “Il punto di partenza di questi anni in cui mi sono occupato dell’argomento, è stata la consapevolezza che eravamo in ritardo. Trasversalmente i vari governi che si sono succeduti, hanno dato luogo ad un eccesso di offerta che andava ridimensionata. Le ragioni alla base di queste scelte politiche erano anche i nobili. Ovvero il contrasto all’illegalità che era diffusa ed il recupero di cifre significative per il fisco. Dopo alcune riflessioni ho capito che la linea strategica per affrontare questa materia era quella di portare il gioco ad essere considerato un’attività normale. Un’attività che può far parte della vita di ciascuno di noi ma non deve essere ingombrante e diventare eccessiva”. E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario Pier Paolo Baretta, durante il convegno in corso a Rovigo. “La prima cosa da fare è combattere l’illegalità, che è la normalità. La seconda, combattere il proibizionismo che che è sicuramente incompatibile con la normalità. La terza cosa importantissima è combattere gli eccessi che sono per definizione lontani dalla normalità. Per riuscire a conciliare questi tre assi portanti siamo partiti da un primo intervento che accrescesse la professionalità di chi opera nel settore. Questo ha significato prevedere la formazione anche obbligatoria. Un intervento sulla qualità del gioco che vuol dire anche qualità dei luoghi dove si gioca: una sala con un affollamento di macchinette eccessivo, le luci oscurate e un’atmosfera che porta all’estraniamento e alla depressione non è certo un luogo ideale per un gioco di qualità. Per ultimo – ha concluso Baretta – abbiamo dovuto affrontare anche un rinnovamento del parco macchine per renderle adeguate alle esigenze di controllo e di sostegno al giocatore a rischio”. gpm/AGIMEG

Baretta (sottosegr. Mef): “Dialogo aperto con Regione Piemonte, spero in punto d’incontro tra loro Legge Regionale e norme concordate in Conferenza Unificata”

dal nostro inviato a Rovigo – “Con la Regione Piemonte abbiamo un dialogo aperto, per cui ho speranza che si possa trovare un punto d’incontro tra le norme che abbiamo concordato in Conferenza Unificata e la loro Legge Regionale. Gli Enti Locali, cioè Comuni e Regioni, devono poter stabilire dove collocare il gioco. Su questo non ho dubbi perché il Governo non è presente sul singolo territorio, mentre Regioni e Comuni conoscono le caratteristiche di ogni singola strada”. E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario Pier Paolo Baretta, durante il convegno in corso a Rovigo. gpm/AGIMEG