Manovra, Silvestri e Baroni (M5S): “Con l’approvazione dell’emendamento Endrizzi si inizia a ridurre l’offerta di azzardo. Sì a norme regionali no a vantaggio concessionari nelle gare. E ora via a riforma per conversione a giochi senza vincite in denaro”

“Finalmente con l’approvazione dell’emendamento a prima firma Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) alla Legge di Bilancio si inizia a ridurre l’offerta di azzardo. La proposta prevede -50.000 slot machine (-20%), -8.000 VLT (-18%); – 11% di locali con VLT e -20% di concessioni per raccolta di azzardo online, fa salvi i regolamenti regionali e comunali esistenti per regolamentare in maniera restrittiva il gioco come avviene nei Comuni di Roma e Torino grazie a quanto approvato da Virginia Raggi e Chiara Appendino. Sul contrasto all’azzardo il Movimento 5 Stelle ha dato prova di coerenza, ponendo rimedio ad distorsioni presenti nella legge di bilancio e ribadendo il nostro programma che prevede una graduale uscita dall’azzardo”. E’ quanto dichiarano in una nota Francesco Silvestri e Massimo Baroni, deputati del Movimento 5 Stelle. “Nello specifico, con l’approvazione dell’emendamento Endrizzi abbiamo ottenuto anche che il ‘prezzo’ base d’asta delle concessioni venga proporzionalmente aumentato, riducendo l’eccessivo vantaggio per i concessionari. La partecipazione alle gare – continuano – non sarà più limitata ai concessionari attuali e dunque aumenterà la concorrenza; sarà invece esclusa per le società con sede legale in paradisi fiscali fuori dallo spazio economico europeo. Vengono inoltre inseriti specifici divieti affinché i dati informatici sui giocatori e sui comportamenti nel gioco d’azzardo non siano utilizzati a scopi commerciali. Come detto vengono fatte salve le norme regionali ed i regolamenti comunali (come quelli di Roma, Torino e tante altre città), che regolano l’offerta di azzardo a livello locale, a protezione dei cittadini ed erano messi gravemente a rischio da un comma ora soppresso. Superato il passaggio della legge di Bilancio, ora ci si potrà concentrare sulla riforma complessiva: ad esempio incentivare la conversione industriale e commerciale di alcuni settori verso giochi ‘veri’ senza vincite in denaro; rendere via via meno dipendente l’erario dalle entrate di azzardo e riportare l’Italia ad un volume di giocate sostenibile sul piano sociale, economico ed occupazionale; ed ancora rafforzare le responsabilità di trasparenza, vigilanza e prevenzione delle illegalità da parte dei concessionari e gli strumenti di controllo e repressione del crimine da parte delle autorità preposte. A questo scopo concordo con l’azione politica del collega Endrizzi di creare un gruppo di lavoro che includerà la società civile e le organizzazioni di tutela delle comunità che in questi anni hanno insieme a noi combattono questa battaglia culturale”, hanno concluso i pentastellati. lp/AGIMEG