“Nostro ruolo è fondamentale sul piano repressivo e preventivo. La tutela del sistema finanziario dai rischi del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo è una tutela a tutto tondo che parte dal sistema preventivo sino ad arrivare alla risposta sanzionatoria. Il riciclaggio altera le regole della concorrenza di mercato e altera il funzionamento dei mercati, questo ci chiama in prima linea nell’azione di prevenzione e contrasto. Incide sulla locazione delle risorse. Il nostro ruolo è quello di essere una forza di polizia economico-finanziaria, quindi abbiamo un approccio multi-disciplinare al tema. I nostri interventi sono sempre mirati mai generali, abbiamo sviluppato un sistema di monitoraggio e analisi di flussi finanziari per creare un collegamento tra la persona e il bene. Una serie di analisi che parte dal territorio, ma sono dati che vanno poi catalizzati al centro del nostro reparto speciale di polizia valutaria, elemento di congiunzione tra aspetto repressivo e di prevenzione”. E’ quanto ha detto Giuseppe Arbore, Generale di Brigata, Capo del III Reparto Operazioni del Comando generale della Guardia di Finanza, in Commissione Giustizia alla Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale. “Il disegno del sistema di prevenzione è molto chiaro: fa affidamento su soggetti chiamati a recitare un ruolo attivo all’interno del sistema, che sono intermediari finanziari e non, come professionisti. E si fonda su alcune autorità competenti come l’Unità di Informazione Finanziaria che detta le regole al sistema di prevenzione e recepisce le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, svolge un’analisi e coinvolge gli altri attori del sistema: la Guardia di Finanza, la Dia, la DNA, ci sono anche la Banca d’Italia e la Consap. Tra questi attori c’è uno scambio costante di informazioni”, ha aggiunto. “Quasi il 60% delle segnalazione ha un risvolto in carattere fiscale. Il sistema funziona. Il riciclaggio è un fenomeno pericoloso dobbiamo prevenirlo e contrastarlo. Il tessuto economico è stato messo a dura prova dalla pandemia”, ha sottolineato. cdn/AGIMEG
