Sandi (Ippica Nuova) ad Agimeg: “Ottima l’iniziativa del Mipaaft per una maggiore visibilità ad un settore vivo ma che va adeguato ai tempi”

“Ritengo quella del Mipaaft un’iniziativa molto positiva, in grado di dare nuovamente visibilità a un settore che negli ultimi anni è finito nel dimenticatoio, anche per l’assenza di una campagna di comunicazione costante. Un plauso quindi al Ministero delle Politiche Agricole e al Ministro Centinaio, che si stanno impegnando per creare un’opportunità di rilancio per un settore che è in passato è stato un orgoglio italiano, per i tanti cavalli che ha saputo produrre e mettere in corsa”. Così Giorgio Sandi, leader della Associazione Ippica Nuova, commenta ad Agimeg la gara comunitaria a procedura aperta per l’affidamento di servizi per la realizzazione di una campagna di comunicazione a supporto di eventi ippici, indetta dal Mipaaft.
“Il settore ha molte valenze occupazionali: il lavoro umano sui cavalli e sui terreni, infatti, non è sostituibile dalle macchine. L’iniziativa va in questa direzione, a riportare d’attualità tutto ciò che sta dietro il mondo del cavallo, che ha poi la sua massima espressione nelle corse. Le scommesse sono un altro tema da affrontare – ha proseguito Sandi -. Per molti anni si è detto che tutti i giochi sono uguali, ma non è così: ci sono giochi che hanno una funzione di natura sociale, si pensi al vecchio Totocalcio, dove chi giocava lo faceva sia per vincere che per far vivere quel mondo del calcio che amava, e nelle corse dei cavalli bisogna fare lo stesso ragionamento. Il gioco, senza essere demonizzato od ostracizzato, è una forma attraverso cui si può partecipare per sostenere un mondo meritevole di attenzione, come quello ippico”. Per il leader della Associazione Ippica Nuova, quello del Mipaaft “è un primo approccio al tema, molte altre cose sono da fare dopo anni di immobilismo, ma il settore è vivo e deve guardare avanti. Credo vi sia ancora spazio per l’ippica, ma deve essere rimodernata: i cavalli sono meravigliosi, ma i prodotti offerti al pubblico devono essere adeguati ai tempi e ai gusti che cambiano”, ha concluso. cr/AGIMEG