Baretta (Mef) ad Agimeg: “In caso di vittoria alle elezioni disponibile a proseguire la strada delle riforme nel settore del gioco”

dal nostro inviato a Rovigo – A margine del convegno “Liberi di scegliere. Sì al gioco lecito no all’illegalità”, organizzato da Sts e l’Istituto Friedman a Rovigo, il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni ad Agimeg.

Parlare del gioco in campagna elettorale può essere rischioso perché è un tema “divisivo”

E’ un tema divisivo però è un tema sentito, sentito dalla gente, sentito dalle famiglie, e quindi quando i temi sono così sentiti non si può evitare di affrontarli. E’ giusto assumersi delle responsabilità. Io mi sono assunto la responsabilità di ridurre il gioco legale, di ridurre del 35% le slot e di regolarlo perché c’era stato un eccesso di offerta e credo che questa sia la strada giusta che dobbiamo praticare.

Durante la campagna elettorale sul suo territorio, lei è stato in contatto diretto con tanta gente. Che percezione ha avuto in tema di gioco?

In generale ho trovato le persone preoccupate del loro futuro. Sostanzialmente riconoscono che si è fatto del lavoro, in generale, però vedono con preoccupazione l’assenza di lavoro, lo sviluppo del territorio. Sullo specifico del gioco devo dire che la stragrande maggioranza è d’accordo con un’ipotesi di regolamentazione.

Ha trovato condivisione sulla sua visione del settore sia nella famiglia comune sia negli addetti ai lavori?

Sì, non ho trovato logiche proibizioniste perché tutti si rendono conto che il gioco c’è, è presente ed è bene regolarlo. Ovviamente ho trovato invece grande consenso sulla riduzione dell’offerta questo sì, perché la gente ritiene che la diffusione nei bar, nei tabacchi senza regole fosse dannosa e devo dire che su questo anche le associazioni dei tabaccai sono un partner importante.

Sulla questione Piemonte forse si è aperto uno spiraglio dopo la manifestazione della settimana scorsa?

Diciamo che prevale la presa di coscienza che solo un equilibrio tra una riduzione e una presenza del gioco legale potrà consentire di gestire bene il territorio. Quando si eccede da una parte, troppo gioco, quando si eccede dall’altra, troppo proibizionismo, si hanno degli effetti negativi: troppo gioco si ha un eccesso compulsivo diffuso, troppo proibizionismo si ha gioco illegale diffuso.

Se dovesse andare al Governo il PD, lei sarebbe disponibile a continuare ad occuparsi del gioco o si è stancato?

No, non me ne sono stancato perché ho percepito quanto è necessario nel continuare una riforma che è appena cominciata.

Quindi bisogna proseguire sulla strada della riforma del settore?

Assolutamente si, attuare la riforma nell’ottica di far diventare il gioco una delle condizioni normali della vita della gente. gpm/AGIMEG