“Ritengo prioritario il superamento dell’attuale legge sul gioco, oggetto di una modifica assolutamente sbagliata da parte dell’attuale amministrazione regionale, che ha vanificato i risultati ottenuti con la precedente legge del 2016. L’obiettivo deve essere quello di ridurre l’offerta di gioco, che, come dimostrato dai dati, produce effetti diretti sul volume del giocato e conseguentemente sulla riduzione dei rischi di dipendenza da gioco”.
E’ quanto ha sottolineato Gianna Pentenero, candidata presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali del Piemonte.
Pentenero ritiene che la base di partenza, debba essere la proposta di legge di iniziativa popolare e degli enti locali presentata nel 2022 e “bocciata in pochi minuti dall’attuale maggioranza di centrodestra. L’obiettivo era ed è, a mio avviso, quello di ridurre l’offerta accrescendo i luoghi sensibili rispetto a quelli esistenti e da lì applicare il distanziometro. In questo quadro è fondamentale restituire ai Comuni la funzione di definizione dei luoghi sensibili, disincentivando l’accesso al gioco attraverso la mancata concessione di autorizzazioni per l’accensione di nuove slot machine rientranti nel distanziometro e spegnendo quelle in funzione che non rispettino la distanza dai medesimi”.
“Inoltre, ritengo indispensabile diminuire gli orari di accensione degli apparecchi da gioco. A ciò occorre accompagnare azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi correlati al gioco d’azzardo patologico e sulle conseguenze a livello familiare, sociale e lavorativo, per prevenire e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo in Piemonte”, aggiunge.
“Queste misure, unite ad interventi sull’IRAP nella logica di premiare con una riduzione chi rimuove gli apparecchi e non li installa, credo siano una risposta efficace a una situazione che colpisce le fasce più fragili della popolazione, aumenta i costi sociali e sanitari e agevola mafie ed organizzazioni criminali, che vedono nel gioco legale un mercato in cui investire per riciclare i proventi delle attività illecite”, ha concluso.
Nel codice etico di Gianna Pentenero si legge, infatti, che in caso di elezione si impegna a “modificare la vigente legislazione regionale in materia di gioco d’azzardo, con l’obiettivo di ridurre l’offerta di gioco sul territorio e promuovendo percorsi di sensibilizzazione ed educazione per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico“.
“In questi anni abbiamo visto usare spesso le politiche sociali come una sorta di “clava culturale” da parte della Giunta Cirio. Pregiudizi verso gli operatori, screditamento del lavoro sociale, commissariamento dei servizi con l’introduzione di nuove rigide procedure frutto di sfiducia e disistima. C’è stata un’offensiva culturale tramite i temi sociali: sugli allontanamenti dei minori, il primato dei legami di sangue, l’adultocentrismo ed il ruolo delle comunità per minori e delle famiglie affidatarie; sull’assegnazione di case popolari agli stranieri o a chi si sia trasferito in Piemonte da meno di quindici anni; sulla famiglia come mondo privato idealizzato, da difendere rispetto a intromissioni esterne; sull’equivalenza tra povertà e colpa; sulla prevenzione dell’interruzione di gravidanza; sulle dipendenze equiparate a problemi di salute mentale e quindi trattate negli stessi dipartimenti; sulle misure repressive di fronte alla devianza minorile; sulla minimizzazione dell’impatto del gioco d’azzardo patologico“, sottolinea, infine, nel suo programma. cdn/AGIMEG