Peirone (Dir. Istituto Friedman): “Gioco lecito viene sfruttato solo per gli introiti, ma potrebbe dare tantissimo in termini di innovazione tecnologica, gettito fiscale e occupazione”

“Il settore del gioco è uno dei noccioli duri della nostra economia in quanto crea ricchezza ma non viene compreso, anzi viene considerato marginale. Il gioco lecito oggi è sfruttato per gli introiti, ma non è considerato un importante settore produttivo dell’economia, quando invece può dare tantissimo in termini di innovazione tecnologica, gettito fiscale e occupazione. Le istituzioni nn comprendono l’importanza degli imprenditori del gioco legale. Le tabaccherie oggi rappresentano un presidio di legalità sul territorio. Io vengo dal Piemonte e la legge regionale del 2016 ha dimezzato l’occupazione nel settore del gioco legale. La nuova legge ha salvato dalla chiusura soggetti che avrebbero dovuto chiudere a causa degli effetti del distanziometro. Non dimentichiamo che il gettito fiscale del gioco paga per un anno il Reddito di Cittadinanza. Inoltre, con la chiusura del comparto legale, ha festeggiato solo la criminalità organizzata. Le nostre proposte per il settore sono: uniformità della normativa a livello nazionale, aggiornare la normativa in base all’evoluzione del mercato, il superamento degli effetti espulsivi del distanziometro attraverso l’abbandono distanziometro o l’uniformità a livello nazionale, elenco ragionevole dei luoghi sensibili, regolamentazione dell’orario degli apparecchi, creazione di una task Force per combattere il gioco illegale, evitare prolungate chiusure degli esercizi, come accaduto durante lockdown, e lotta alla ludopatia. Il momento è critico per questo dobbiamo dare dignità e libertà a questo settore”. E’ quanto ha detto Dario Peirone, Direttore generale dell’Istituto Friedman, in occasione del convegno “Gioco legale: la necessità di riordino” in corso a Roma e organizzato dall’Istituto Milton Friedman, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici (EGP-Fipe), del Sindacato Totoricevitori Sportivi e della Federazione Italiana Tabaccai. cr/AGIMEG