Pedrizzi (già pres. Comm. Finanze Senato): “Il settore del gioco ha un ruolo strategico dal punto di vista occupazionale, di gettito e di innovazione tecnologica”

Ringrazio il presidente della Commissione d’Inchiesta sul gioco, Mauro Marino, per il lavoro svolto che purtroppo è stato fermato dalla caduta del Governo. Ringrazio anche il sottosegretario Federico Freni che ha dedicato grande attenzione al settore con enorme competenza in questo comparto molto complesso e delicato. Infine, un ringraziamento doveroso al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna”. E’ quanto ha detto l’ex presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Riccardo Pedrizzi, durante la Relazione conclusiva dell’attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico.

“A distanza di circa di un ventennio un sentimento di compiacimento si fa strada in me perché viene riconosciuto il lavoro che fu fatto dalla VI Commissione (Finanze e Tesoro) presieduta da me, che svolse un’indagine conoscitiva che durò due anni e che produsse 4 volumi che ancora oggi rappresentano una pietra miliare per il settore. Fu un lavoro immane in cui furono auditi tutti i componenti della filiera. Abbiamo fatto dei luoghi in tutti i paesi dove determinati giochi erano nati e si erano affermati. In Spagna il bingo, in Francia le scommesse e in Inghilterra ad ogni tipo di scommessa. Un lavoro del quale io voglio dare atto al direttore che allora lo realizzò: il dottor Bruschi. C’è però anche un sentimento di rammarico perché si constata che per questo settore la politica e le istituzioni sono state assolutamente inerti. Lo spirito che lega il documento odierno e lo stesso di quello varato nel 2003 (votato all’unanimità da tutte le forze politiche): contrasto alla ludopatia, tutela del consumatore e contrasto alla criminalità organizzata”.

Vi è tuttora la richiesta di un testo unico da parte di tutti gli stakeholders. Non posso che concordare perché è assurdo che la legislazione sia così frammentata sul territorio. Un’altra indicazione molto significativa è quella di attribuire agli enti locali parte del gettito derivante dai giochi per il contrasto del fenomeno della ludopatia, stessa cosa che suggerivamo nella nostra indagine conoscitiva del 2003″.

“La Corte dei Conti, in maniera chiara, sottolinea il ruolo strategico di questo settore e delle sue imprese dal punto di vista occupazionale, di gettito e alla partecipazione al Pil e, infine, all’innovazione tecnologica che questo comparto riesce a svolgere”.

“Ritengo che il documento odierno, insieme al lavoro del 2003 e alla Conferenza Stato-Regioni del 2017 dovrà essere il punto di partenza ineludibile per la nuova legislatura e per quei politici che vogliono approfondire il loro lavoro in questo complicato settore. Su queste basi si può aprire uno spiraglio di luce e superare quella leggenda nera che lo avvolge”. ac/AGIMEG