PD: “Con l’annunciata Riforma dei giochi, necessario avere previsioni sulla raccolta del settore nel 2024”

Il gioco e il riordino del settore tornano all’attenzione della Camera. Sul tema, i deputati PD-IDP Merola e Vaccari hanno rivolto al Ministro dell’economia e delle finanze un’interrogazione a risposta immediata in Commissione.

Nello specifico i deputati hanno sottolineato: “la delega fiscale (legge n. 111 del 2023) prevede princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni sui giochi pubblici, con specifico riguardo alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili, anche attraverso l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela di detti soggetti, alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, alla riserva statale nella organizzazione ed esercizio dei giochi, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione e, grazie ad un emendamento approvato alla Camera voluto fortemente dai PD-IDP, all’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione; secondo rapporto 2022 dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli il gioco legale in Italia, è tornato ai livelli prepandemia del 2019 e ha raggiunto 136 miliardi di euro nel 2022 con un aumento del 22,3 per cento rispetto il 2021. Al netto delle vincite nel 2022 la spesa dei giocatori è stata di 20,34 miliardi con un incremento del 31,3 per cento rispetto all’anno precedente e il gettito erariale è stato di 11,2 miliardi di euro; il settore del gioco cresce nonostante le difficoltà economiche e le tensioni sociali; innumerevoli sono i luoghi in cui si può giocare d’azzardo; secondo agenzie di stampa la riforma del Governo prevederebbe tra l’altro una sorta di regolarizzazione del punti vendita e ricarica (Pvr) attraverso l’iscrizione ad un albo presso l’Agenzia, senza bandire una gara, per cui saranno abilitati a offrire gioco d’azzardo non solo gli esercizi con licenza specifica ma anche esercizi pubblici commerciali; in tal modo si aumenta l’offerta di gioco e vengono depotenziati i presìdi contro le dipendenze; sarebbe utile sapere se sia in corso un confronto con i soggetti interessati dal riordino del settore dei giochi in particolare se vi sia il coinvolgimento degli enti territoriali per un intervento organico di riparto delle competenze e razionalizzazione della normativa”.

I deputati hanno quindi chiesto: “quale sia la raccolta complessiva stimata per il 2023 – anche fornendo una suddivisione per tipologia di gioco e per regione – e le relative entrate erariali, nonché quali siano le previsioni della raccolta per il 2024 alla luce della annunciata riforma”. cdn/AGIMEG