“Le imprese del gioco hanno bisogno di un intervento normativo perché siamo in condizioni di incertezza da troppo tempo. Poi, se si aggiunge la pandemia e la crisi delle bollette le difficoltà sono tante, ma per quanto ci riguarda forse il non avere norme certe pesa ancora di più. Perché un imprenditore sa che deve affrontare un rischio d’impresa ma devono esserci delle basi forti”. E’ quanto ha detto il presidente di Sistema Gioco Italia, Gennaro Parlati, durante l’incontro “Dalla Commissione di inchiesta sul gioco ai provvedimenti locali: quali prospettive per il settore del gioco pubblico nella XIX legislatura”, promosso da IGT in collaborazione con Reti.
“Ciò che è emerso oggi è che finalmente è stato sdoganato che il settore del gioco è il baluardo contro l’illegalità, poiché sappiamo che il gioco illecito si diffonde dove non c’è l’offerta regolare e normata”.
“La riforma dovrà nascere con il coinvolgimento degli operatori del settore. Non può nascere nessuna norma senza il confronto con noi, altrimenti si vede immediatamente il pregiudizio di Stato. L’operatore di gioco già fa molti controlli contro il disturbo da gioco patologico, poiché prima del ludopatico c’è il giocatore problematico ed è su quello che andiamo molto spesso ad intervenire, poiché deve essere preventiva l’attività. Poi, è fondamentale anche l’intervento postumo. L’industria del gioco sta investendo da anni sotto questo punto di vista. Abbiamo una grandissima opportunità da sfruttare con un nuovo Governo e un nuovo Parlamento che potrà mettere mano alla riforma. Bisogna eliminare il pregiudizio verso il settore e ripeto che bisogna far entrare al tavolo anche gli operatori del gioco per arrivare ad una norma equilibrata”.
ac/AGIMEG