Paper ESG: “IGT in prima linea nella tutela del giocatore, nella prevenzione del gioco minorile e nella promozione del gioco responsabile”

International Game Technology (IGT) è la società che opera in Italia come concessionaria statale per la gestione del Gioco del Lotto, per l’esercizio delle lotterie istantanee e per le attività connesse a quelle differite.

L’azienda ha elaborato una propria strategia di sostenibilità, che viene attuata a livello di gruppo attraverso una struttura dedicata che ha la responsabilità dell’adozione di pratiche dall’impatto ambientale, sociale e di governance positivo, facendo riferimento agli standard internazionali (in Italia, per esempio, IGT vuole contribuire al raggiungimento di undici dei diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite).

Questa struttura – Nominating and Corporate Governance Committee, o Comitato NCGC – si occupa di supervisionare il programma di sostenibilità e di valutare le conseguenze ambientali e sociali sul territorio e sulle comunità in cui l’azienda opera. Il Consiglio di amministrazione di IGT rivede le pratiche ESG e i loro effetti almeno due volte l’anno”.

E’ quanto sottolineato nel Paper “ESG – Valore Condiviso”, pubblicato dal quotidiano Start Magazine nell’ambito del focus editoriale sui temi ESG e che verrà presentato domani. ESG, acronimo di Environment, Social and Governance, sono i tre pilastri che compongono la sostenibilità a cui ambisce l’Unione europea, i criteri forniscono una guida alle aziende che vogliono investire in sostenibilità, sia ambientale che sociale.

Il paper vuole approfondire questo tema, fornendo un quadro di come gli investimenti e le attività ESG creino valore non solo per le aziende, ma per comunità e territori. L’iniziativa di Start Magazine è in collaborazione con ICINN – Istituto per la Cultura dell’Innovazione, IGT e INWIT.

“IGT ha elaborato delle misure per tagliare le emissioni di gas serra, per abbassare i consumi energetici (attraverso l’efficientamento degli uffici e degli impianti) e per minimizzare la produzione di rifiuti e i consumi d’acqua (attraverso l’attenzione ai processi di produzione, consegna e utilizzo dei materiali). Per ridurre la sua impronta carbonica, ha iniziato a calcolare e a migliorare la rendicontazione delle sue emissioni dirette (Scope 1, in gergo), di quelle associate all’energia elettrica consumata (Scope 2) e a quelle indirette legate alla catena del valore (Scope 3).

La società prevede di dimezzare le sue emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai valori del 2019. Si è impegnata poi ad aumentare il consumo di elettricità generata da impianti rinnovabili, sia attraverso l’acquisto di energia “verde” garantita da appositi certificati di origine, sia installando sistemi rinnovabili per la produzione in loco. Parallelamente, investirà nell’efficientamento energetico degli edifici e dei processi e avvierà un percorso di elettrificazione della flotta veicoli aziendale.

IGT conta di raggiungere la neutralità carbonica – ovvero l’azzeramento netto delle emissioni – entro il 2030 attraverso la fornitura di elettricità da fonti rinnovabili, l’auto consumo (ove possibile), l’efficientamento energetico degli edifici, l’utilizzo di materiali riciclati e l’elettrificazione del parco auto. Nel 2021 le emissioni dirette delle sedi italiane dedicate al business delle lotterie sono ammontate a 1245 tonnellate equivalenti di CO₂. Le emissioni indirette associate all’acquisto di energia elettrica sono invece state di 2544 (secondo il metodo di valutazione market-based) e di 4342 tonnellate equivalenti di CO₂ (secondo il metodo location-based)”, aggiunge.

“Per il raggiungimento di alcuni Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, IGT sostiene diversi progetti di interesse collettivo orientati alla creazione di valore e legati all’inclusione sociale, all’innovazione tecnologica e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Ad esempio, nel 2020 ha sostenuto la formazione di circa duecento specializzandi del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

Per promuovere invece l’inclusione sociale di quei bambini e ragazzi in condizioni di disagio socio-economico o psico-fisico, invece, ha collaborato con la ONLUS Sport Senza Frontiere a un’iniziativa – chiamata Joy Point – orientata alla crescita armonica dei minori vulnerabili e al sostegno alle famiglie nella gestione dei figli durante il periodo estivo.

Quanto alla valorizzazione del patrimonio culturale, nel 2020 ha sostenuto il restauro e la nuova depolveratura della tomba di Giulio II di Michelangelo. Per la riduzione delle disuguaglianze, IGT ha promosso, tra gli altri, il progetto “Dimmi di un Mondo in Cammino” di AMREF per la sensibilizzazione sul fenomeno migratorio; il premio “Costruiamo il Futuro” della Fondazione Costruiamo il Futuro, che aiuta le piccole associazioni di volontariato che assistono le fasce più deboli della popolazione; il lavoro di Make-A-Wish Italia, che si impegna per aiutare i bambini e i ragazzi affetti da gravi patologie.

Per la prevenzione della violenza su donne e minori, IGT ha partecipato al finanziamento del progetto REAMA (Rete per l’Empowerment e l’Auto Mutuo Aiuto) della Fondazione Pangea e del Programma Spazio Donna di WeWorld. In tutti i progetti a vocazione sociale per l’Italia, l’azienda privilegia le collaborazioni con gli enti ben radicati nei territori, dopo averne valutato i livelli di efficienza. La supervisione del processo di selezione delle associazioni e dei fondi erogati spetta ad un apposito organo interno, il Comitato per l’Impatto Sociale, composto da manager di diversi settori che si riunisce con cadenza trimestrale”, sottolinea.

“Proprio perché la sostenibilità passa anche dalla valorizzazione e dalla protezione delle persone, a partire soprattutto dal 2021 IGT ha migliorato l’attenzione allo sviluppo del proprio capitale umano, sia attraverso programmi di formazione professionale (anche linguistica), sia attraverso un maggiore coinvolgimento del personale nelle scelte di business (campagne di comunicazione interne, newsletter tematiche). L’azienda ritiene che la valorizzazione dei talenti, la diversità e la cura dell’ambiente di lavoro siano necessari anche per garantire la propria competitività in un contesto in continua evoluzione, e dunque per realizzare maggiori profitti.

Per quanto riguarda le modalità di lavoro, IGT ha cercato di coniugare i benefici della flessibilità da remoto con la presenza in ufficio. L’adozione dello smart working ha innescato un processo di riorganizzazione degli spazi conclusosi con la scelta di una sede unica e rinnovata, nonché meglio allineata agli obiettivi di sostenibilità sociale (relazioni interpersonali e benessere), ambientale (efficientamento energetico e minore pendolarismo, dunque meno emissioni) ed economica (costi più bassi grazie all’ottimizzazione degli spazi).

Nel 2021 IGT ha pubblicato la propria politica globale sui diritti umani che si applica all’intera value chain e definisce l’impegno dell’azienda a garantire a tutto il personale pari opportunità e un ambiente lavorativo che valorizzi le diversità. Un team diversificato, inclusivo e attento ha un impatto positivo non solo sui risultati, ma anche sulla capacità di un’azienda di attirare i migliori talenti e trattenerli al suo interno (employer branding). Al 31 dicembre 2022 le donne rappresentavano il 31,5 per cento della forza-lavoro di IGT; le persone di colore erano il 33,4 per cento.

Nelle posizioni di leadership, le donne erano il 29,5 per cento (+2,6 per cento in più rispetto al 2021) e le persone di colore il 13,8 per cento (+2 per cento). Dal punto di vista generazionale, IGT è composta per il 13 per cento da “baby boomer” (la generazione dal 1946 al 1964), per il 45 per cento da esponenti della Gen X (1965-1980) e per il 37 per cento da millennial (1981-1996). Ogni due anni IGT misura la soddisfazione dei dipendenti attraverso un’indagine, i cui risultati fungono poi da base per la creazione di piani d’azione specifici nelle aree di miglioramento. Vengono misurati l’umore dei dipendenti nei confronti del clima aziendale e il grado di soddisfazione personale per il ruolo svolto. L’ultima indagine, nel 2020, ha fatto emergere che sette dipendenti su dieci si dichiarano motivati a continuare a lavorare per IGT”, prosegue.

“IGT ha poi avviato un programma di trasformazione della relazione con i punti vendita che tiene conto dello sviluppo delle tecnologie digitali e delle nuove abitudini di gioco degli utenti. Il coinvolgimento del punto vendita – primo pilastro di questo nuovo approccio relazionale – è orientato alla sua trasformazione in un soggetto multicanale, attivo anche nel canale digitale. Lo strumento privilegiato di comunicazione con il punto vendita è il Portale Rivenditori, che ha accelerato la digitalizzazione dei processi commerciali, gestionali, amministrativi, informativi e di monitoraggio grazie alle sue tante funzioni e alla facilità di accesso.

IGT ha anche avviato dei percorsi di formazione per i punti vendita attraverso una piattaforma online dedicata, con l’obiettivo di potenziare le competenze del rivenditore e di sensibilizzarlo verso il gioco responsabile (gestione dei giocatori problematici, tutela dei minori). Nel giugno 2021 è stato lanciato Digital Road, un percorso formativo dedicato ai nuovi strumenti digitali.

Il progetto Digital Road si compone di contenuti selezionati da esperti del mondo digitale, con video tutorial sull’utilizzo dei principali strumenti digitali e interazioni con i docenti. Al rivenditore viene spiegato come pianificare una strategia di marketing della propria attività e quali strumenti prediligere; quali sono i canali social più adatti alla diffusione di contenuti; come costruire un sito Internet e come ottimizzarlo per ottenere un posizionamento migliore sui motori di ricerca; come utilizzare gli strumenti di Google (Google My Business, in particolare) per far conoscere il punto vendita a livello locale”, prosegue.

“Dato il suo ruolo di primo operatore italiano nel settore del gioco regolamentato, IGT ha adottato un modello organizzativo e gestionale conforme al D. Lgs. n. 231/2001 che ha introdotto la responsabilità amministrativa delle entità giuridiche per i reati commessi da dipendenti e collaboratori: frodi contro lo Stato, manipolazione del mercato, corruzione e insider trading, ad esempio.

Il modello – Modello 231, ufficialmente – prevede processi di identificazione delle attività sensibili, elaborazione di modalità volte alla prevenzione dei reati, definizione di un sistema sanzionatorio e istituzione di un organismo volto al controllo dell’efficacia del modello stesso. Le attività di IGT nel settore del gioco regolamentato sono potenzialmente vulnerabili alla corruzione e alla manipolazione anticoncorrenziali.

Per questo l’azienda promuove non solo adeguate procedure di contrasto, ma anche una cultura aziendale volta alla formazione anticorruzione e all’incoraggiamento di comportamenti virtuosi. Nei confronti dei clienti, invece, si impegna a proteggerli dal gioco problematico, a prevenire il gioco minorile e più in generale a promuovere il gioco responsabile dalla fase di progettazione a quella di protezione dei dati”, aggiunge.

“Dato il suo ruolo di primo operatore italiano nel settore del gioco regolamentato, IGT ha applicato una serie di misure di trattamento e custodia dei dati personali di dipendenti, giocatori e punti vendita volte a garantire la loro protezione da utilizzi illeciti. La protezione dei dati è garantita non solo dall’utilizzo degli standard elevati previsti dal regolamento europeo in materia (il GDPR), ma anche da un approccio privacy by design, che prevede l’integrazione delle misure di sicurezza già dalla fase di progettazione del prodotto che verrà destinato all’utente.

La consapevolezza dell’importanza della data protection viene diffusa anche tra il personale attraverso campagne interne di informazione e responsabilizzazione. I dati personali del giocatore vengono tutelati in tutte le fasi di utilizzo dei prodotti di IGT, come la sottoscrizione del contratto di conto gioco, la riscossione di una vincita, l’esecuzione di un’operazione di pagamento o l’accesso ai siti web e alle app. Il modello di data protection & privacy di IGT insiste molto sul processo di valutazione di impatto sulla protezione dei dati e sulla continua verifica dei requisiti di privacy implementati.

Nei confronti dei clienti B2C, come gli utenti delle lotterie, IGT ha sviluppato un nuovo modello di gestione dei cookie sui siti e sulle app (in conformità con le linee guida del Garante Privacy) e ha riprogettato il servizio Wi-Fi My Lotteries, l’applicazione MyLotteries, il sito del Gratta e Vinci e quello del Lotto. Relativamente ai clienti B2B, ovvero i punti vendita, ha riprogettato il portale e l’app per i rivenditori e rafforzato il processo per gli ordini di biglietti Gratta e Vinci.

Per la tutela dei dati dello staff, infine, è stato rafforzato il sistema di controllo interno ed è stata introdotta un’infrastruttura desktop per la gestione delle applicazioni più critiche. Parallelamente a questo, nel 2021 è stato realizzato un piano di formazione sia volontaria (aperto a tutti) sia obbligatoria (rivolto ai ruoli più direttamente coinvolti, come gli amministratori di sistema).

Gli amministratori di sistema vengono sottoposti a una revisione annuale che ne verifica i privilegi di accesso ai dati personali e il corretto operato. IGT, poi, monitora costantemente quei fornitori che potrebbero ritrovarsi a utilizzare dati personali per garantire che rispettino le normative in materia. Sul versante della sicurezza informatica, IGT ha progettato per l’Italia un’architettura di sicurezza orientata al rispetto di tre princìpi fondamentali: deep security, ovvero la “difesa in profondità”; risk-based, ossia la mitigazione continua dei rischi; security by design, che permette l’integrazione delle misure di sicurezza già dalle fasi iniziali di progettazione del servizio.

L’architettura è stata integrata con i controlli del Regolamento Network Information Security, che definisce le misure sulla sicurezza delle Reti e dei sistemi informativi per gli operatori di servizi essenziali. Tutti i processi sono sottoposti a un miglioramento continuo fatto di aggiornamenti tecnologici, valutazioni di conformità alle ultime normative e formazione del personale sulla gestione dei cyberattacchi.

Per preservare la fiducia dei clienti, IGT ha attivato diversi servizi di sicurezza informatica: il Security Operation Center (SOC), che intercetta e gestisce gli attacchi finalizzati al furto dei dati personali e delle credenziali dei clienti; un presidio di contrasto ai siti clone fraudolenti e delle app non ufficiali; un monitoraggio costante (anche sul dark web) per intercettare e bloccare la diffusione delle credenziali dei giocatori precedentemente sottratte con l’inganno dai criminali.

IGT si sta inoltre dotando di tre nuove piattaforme: Governance, Risk e Compliance, dedicata alla conformità dell’azienda alle normative; Skybox, per la protezione dagli attacchi basati su configurazioni errate a livello di Rete; Endpoint Detection and Response, per la sicurezza delle piattaforme di business da minacce avanzate. IGT è attiva anche nel contrasto delle frodi offline, monitorando la sua Rete di punti vendita per individuare anomalie di comportamento – aumenti degli ordini, vincite di dipendenti, ritardi nella restituzione di tagliandi Gratta e Vinci – che vengono successivamente approfondite”, continua.

“Attraverso il dialogo con i fornitori esterni e con la rete commerciale, IGT ritiene che la catena del valore possa diventare un veicolo per la propria crescita sostenibile. L’azienda ha adottato misure di efficientamento e risparmio energetico, e ha aumentato l’utilizzo di materiali riciclabili nei propri processi.

Lo stesso approccio orientato alla sostenibilità e alla responsabilità viene applicato nei confronti dei fornitori, che vengono selezionati non soltanto per la qualità dei beni e servizi offerti, ma anche sulla base del rispetto di elevati standard etici e socio-ambientali. IGT lavora con circa 1600 fornitori, localizzati in Italia per oltre il 90 per cento. Il procedimento di “qualificazione” del fornitore prevede verifiche dell’affidabilità finanziaria di quest’ultimo, della sua reputazione, del rispetto degli standard ambientali e del grado di efficienza energetica dei suoi prodotti.

La valutazione viene rinnovata ogni anno per quei fornitori considerati strategici, o critici. Nel 2019 IGT si è dotata di un apposito Comitato di sostenibilità per l’Italia, che ha individuato quattro priorità di intervento: la valorizzazione e la protezione delle persone; la promozione della responsabilità; il supporto alla comunità; la sostenibilità lungo la catena del valore. Quanto al primo punto, quello dedicato ai collaboratori, IGT assicura il rispetto dei diritti di inclusione, la promozione delle pari opportunità, l’assunzione di comportamenti non discriminatori e la definizione di percorsi di crescita professionale.

Nei confronti dei clienti, invece, l’azienda si impegna a proteggerli dal gioco problematico, a prevenire il gioco minorile e più in generale a promuovere il gioco responsabile dalla fase di progettazione a quella di protezione dei dati. Relativamente al supporto alla comunità, IGT promuove programmi educativi rivolti a persone e famiglie a basso reddito e iniziative di stimolo all’economia locale.

Infine, la società ha diffuso un preciso codice di condotta sui diritti umani e sulla protezione ambientale con i propri fornitori allo scopo di garantire l’adozione di comportamenti responsabili lungo l’intera filiera. A livello interno, invece, ha elaborato delle misure per tagliare le emissioni di gas serra, per abbassare i consumi energetici (attraverso l’efficientamento degli uffici e degli impianti) e per minimizzare la produzione di rifiuti e i consumi d’acqua (attraverso l’attenzione ai processi di produzione, consegna e utilizzo dei materiali)”, prosegue. cdn/AGIMEG