“La nuova stagione calcistica è iniziata e ci attendiamo un’ulteriore crescita del nostro business. Abbiamo tante novità in serbo per i nostri clienti, che lanceremo già dai prossimi giorni”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Alessandro Palumbo, sales manager di Sportbet. “Tra le grandi novità stiamo per presentare una nuova applicazione per i pagamenti delle richieste di prelievo in ‘real time’, un servizio che ci vede protagonisti grazie alla partnership con Poste Italiane. Chiunque otterrà una vincita, infatti, potrà – una volta eseguita la richiesta – andare direttamente a riscuotere presso qualsiasi sportello bancomat. E’ un servizio nuovo che offriamo e che sarà disponibile nei prossimi giorni”.
Ma le novità non finiscono qui. “Abbiamo grandi obiettivi – ha proseguito Palumbo – e ci metteremo in luce partecipando alla prossima fiera di Enada, in programma a Rimini dal 21 al 23 settembre. Avremo un nostro stand in cui avremo modo di presentare i nostri prodotti e servizi oltre a tante novità con particolare riguardo alla presentazione dei nuovi brand del gruppo, come Bet9, Stargame, Didabet e Betstars365, che si aggiungeranno a quelli storici di Sportbet, BETX, BetWill e Fullslotnew. Il nostro obiettivo, forti degli investimenti programmati per il triennio 2021/2023, è di una crescita come quota di spesa del mercato online vicina al 3%, rispetto all’attuale quota di mercato dello 0,50%, comunque ad oggi un ottimo risultato essendo nuovi concessionari da pochi mesi”.
Quali sono oggi le criticità per gli operatori dell’online puro? “Al di là delle problematiche legate all’obbligo del Green Pass per poter accedere nelle sale, che riguardano la rete fisica, purtroppo ancora oggi paghiamo gli effetti del Decreto Dignità, che vieta la pubblicità da parte delle aziende di gioco, portando al paradosso di spalancare le porte al mercato illegale. Il gioco lecito invece dà tanto allo Stato, in termini di legalità e di entrate erariali, ma in cambio non riceve niente. Al contrario, viene costantemente penalizzato da leggi fatte da persone che non sempre conoscono bene la materia. Siamo pronti da anni a partecipare al bando di gara per i diritti terrestri, ma ancora è tutto fermo. Purtroppo in Italia chi vuole investire non è messo nelle condizioni di poterlo fare e creare ricchezza è di fatto diventata una chimera”, ha concluso Palumbo. cr/AGIMEG