Online, partenza al rallenty per il betting exchange, ma agli italiani comincia a piacere

La sera del 7 aprile le prime scommesse: Juve-Livorno in campo e i giocatori italiani che per la prima volta possono scegliere se puntare o bancare un pronostico. Fernando Llorente, doppietta, è stato quindi il bomber che a modo suo ha dato il benvenuto al betting exchange, modalità di gioco che scommettitori e bookmaker stanno cercano di capire se può funzionare in Italia. Per ora si sono mossi in due: Betflag, ancora in fase di test, e Betfair, specialista in questo mercato e che da tempo aveva annunciato il ruolo di battistrada. In Gran Bretagna intanto Betfair riesce a raccogliere una quota fra il 15 e il 20% delle scommesse online proprio grazie al “betex”. Due in pista e gli altri che attendono un po’ timidi a guardare prima di superare il collaudo con i Monopoli. Tante le cose da capire, come per esempio quante piattaforme saranno create e le alleanze che saranno formate. “Nel breve periodo ci saranno due o tre operatori, nel lungo non si arriverà oltre i quattro-cinque” secondo Francesco Rodano, a capo dell’Ufficio Gioco a Distanza dei Monopoli. Insomma una situazione solo in parte simile a quella che si è venuta a creare con il poker online. Negli anni del boom la paura di non riuscire a creare liquidità ha portato ad una partenza a due (Microgame e Gioco Digitale), mentre la necessità di offrire un gioco costante ha forzato la scelta degli operatori di condividere sulla stessa. Non ci sarà però quel boom di siti e di skin che è stato prima punto di forza poi un delle cause di flessione del texas hold’em telematico.
Guardano gli operatori e osservano (lo faranno in particolare durante i mondiali e all’inizio della prossima stagione) anche gli altri paesi, per capire se ci si potrà muovere verso una liquidità condivisa, situazione ideale per il giocatore sia che si tratti dell’appassionato che punta e banca qualche euro, sia che si tratti del trader da betting capace di muovere decine di migliaia di euro. Numeri certi ancora non ce ne sono, anche per il palinsesto ridotto (probabilmente per non distribuire troppo la  liquidità). Un’analisi della situazione intanto la può fornire Giulio Giorgetti, amministratore del sito BettingExchange.it


 I giocatori dell’exchange sono gli stessi delle scommesse sportive?
 “Il betting exchange abbraccia molte tipologie di giocatori, scommettitori professionisti, trader e ora anche scommettitori classici. Fino a pochi anni fa il betting exchange era un prodotto esclusivamente di nicchia ed utilizzato prettamente da scommettitori online avanzati e da trader provenienti anche da altri mercati come ad esempio quello finanziario o del forex. Infatti le logiche del cosiddetto Punta e Banca richiedono un livello iniziale di apprendimento maggiore rispetto alle scommesse tradizionali inoltre in passato erano poche le piattaforme disponibili sul mercato internazionale e nessuna in Italia. L’aumento dei siti .com che offrono il prodotto, l’introduzione di software di terzi parti e l’introduzione di funzionalità semplificate da parte dei bookmaker stessi hanno consentito di abbattere la soglia apprendimento portando il betting exchange ad essere più accessibile anche ad utenti meno esperti.  L’esempio di eccellenza è l’introduzione ad esempio del Cash Out di Betfair una semplice funzionalità che rende l’utilizzo del punta e banca elementare. Con il Cash Out gli utenti possono chiudere in anticipo una scommessa facendo clic su un semplice pulsante, chiudendo il trading e ottenendo un profitto, sarà il sistema ad occuparsi di effettuare le relative giocate in modalità punta e banca rendendole trasparenti all’utente”.


 Esiste il professionista del betting exchange?
“Assolutamente si. Il betting exchange aumenta le capacità di gestione delle scommesse da parte dell’utente ed è quindi amato dagli scommettitori professionisti. Tra questi c’è poi da fare una ulteriore divisione tra lo scommettitore betting exchange puro e il trader. Il primo utilizza le possibilità offerte dal prodotto in una logica più bettistica mentre il trader è più vicino al concetto di operatore di borsa con la differenza che invece di vendere e acquistare titoli scambia delle quote. In entrambi i casi è possibile essere dei professionisti, esistono già molti casi di successo all’estero, ed è uno dei motivi per cui molti utenti italiani stavano spingendo per l’introduzione del betting exchange nel nostro Paese. Infatti fino a pochi giorni fa la possibilità di utilizzare il punta e banca non esisteva. Sia chiaro le difficoltà ci sono sempre, la percentuale di scommettitori professionisti sul totale di utilizzatori è bassissima. La raccomandazione è sempre quella di giocare con moderazione, poi se tra questi utenti ci sono dei giocatori particolarmente dotati e vincenti, possono considerare l’ipotesi di diventare professionisti”.

Qual è il giudizio dei giocatori sulla prima offerta italiana?
“Per rispondere alla domanda dobbiamo dividere tra due tipologie di utenti, quelli che non conoscevano il betting exchange e quelli che già avevano avuto modo di utilizzarlo sui siti .com. I primi sono entusiasti di questa nuova modalità di scommesse e c’era d’aspettarselo, l’interesse è stato subito molto forte e il passaparola si sta diffondendo. Ci sono molti utenti che chiedono informazioni sul funzionamento del punta e banca proprio perché ne hanno sentito parlare bene da altri scommettitori. Tra i cosiddetti ex .com dobbiamo dividere tra due gruppi, quelli a favore del .it e quelli contrari. Molti utilizzatori del .com hanno accettato di buon grado questo passaggio anche per regolarizzare la loro posizione da un punto di vista normativo e fiscale, infatti con l’arrivo del betting exchange AAMS/ADM è finalmente possibile utilizzare un prodotto che piace in maniera legale. Tra gli altri i veri danneggiati sono quelli che utilizzavano il .com per utilizzare l’ippica, cosa che al momento non è possibile utilizzare al momento sul .it, su questo hanno ragione e spero che nel prossimo futuro venga offerta questa possibilità, si tratta di uno dei punti su cui spingeremo a livello di community.  A pochi giorni dalla partenza comunque stanno diminuendo quelli che non erano convinti del punta e banca italiano e stanno aumentando quelli favorevoli. Questo è dovuto al fatto che il betting exchange .it sta crescendo rapidamente in termini di liquidità e di palinsesti malgrado al momento non siano ancora partite le campagne pubblicitarie. Con l’arrivo dei mondiali il prodotto farà un primo salto di qualità ed aumenteranno ulteriormente gli utenti favorevoli, la completa maturazione poi lo passiamo prevedere durante la prossima stagione calcistica”. cz/AGIMEG