“Sono fortemente contrario ad alcune norme contenute nel nuovo decreto firmato dal presidente Conte. Perché chiudere attività che rispettano il distanziamento? Perché accanirsi? Meglio sarebbe stato applicare controlli più serrati e punire chi usciva fuori dal perimetro normativo. Con il giusto distanziamento che motivo c’è di chiudere? Si può stare seduti ore in treno distanziati o su trasporti pubblici meno distanziati e in cinema, teatro e locali no. Io fatico a comprendere la logica dei provvedimenti”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in relazione all’ultimo DPCM. “Il Paese è arrivato a questa seconda ondata stanco, se non si dà una prospettiva di uscita sarà difficile contenere il disagio sociale. La Conferenza delle Regioni – prosegue Toma -, con il presidente Bonaccini, ha fatto un lavoro enorme a tutela dei cittadini, il Governo ascolti di più chi quotidianamente lavora sul territorio. E, soprattutto, dia ristoro economico veloce e adeguato a chi, da domani, sarà nuovamente penalizzato”. ac/AGIMEG