Nuovo DPCM, dal 15 gennaio spunta l’ipotesi ‘zona bianca’: riapertura per palestre, cinema e teatri ed eliminazione limiti orari per bar e ristoranti. La situazione per sale giochi, scommesse e bingo

Il Governo guidato da Conte è a lavoro sul nuovo DPCM per il post-Epifania. Le date crocevia sono il 7 e il 15 gennaio. Visto l’andamento dei contagi e l’allarme lanciato per sei regioni (tra cui la Lombardia) dai dati dell’indice Rt, il Governo sembra intenzionato a dare una nuova stretta. Per quanto concerne il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio è emersa l’ipotesi di un provvedimento-ponte. Le proposte in campo al momento sarebbero due: quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio (arancione nei giorni feriali e rosso nel weekend), data di scadenza dell’ultimo Dpcm, oppure di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce. La novità principale – come riporta il Corriere della Sera – però, potrebbe essere l’inserimento della ‘zona bianca’ nel sistema di monitoraggio per le regioni con l’Rt migliore dal 15 gennaio che permetterà la riapertura di numerose attività come palestre, cinema e teatri e l’eliminazione dei limiti orari per bar e ristoranti. La proposta è stata lanciata dal Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, accolta positivamente anche dagli altri ministri dell’esecutivo e dal premier Conte. In caso si verifichi questa ipotesi cosa potrebbe succedere per sale giochi, sale scommesse e sale bingo? Secondo quanto appreso da Agimeg da fonti istituzionali appare assai improbabile che anche in questo caso ci possa essere una riapertura delle sale. Come capita spesso però in questi casi, sorprese dell’ultima ora sono sempre possibili (ad esempio qualcuno parla di un’apertura, con limitazioni orarie, delle possibili zone bianche) anche se l’ipotesi di una ripartenza al termine del primo DPCM del 2021, atteso nei prossimi giorni, rimane quella più accreditata tra gli operatori del settore. ac/AGIMEG