La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha esaminato una questione pregiudiziale sull’interpretazione dell’articolo 56 del TFUE, sollevata dal tribunale civile maltese Prim’Awla tal-Qorti Ċivili. In discussione è la compatibilità tra il diritto dell’Unione e le normative tedesche che, fino al 1° luglio 2021, vietavano l’accesso al mercato a operatori privati per le scommesse online. Il caso nasce da una richiesta di rimborso presentata da un avvocato tedesco che ha acquisito crediti da un giocatore connazionale, legati a somme perse su “lotterie secondarie” proposte da operatori maltesi privi di autorizzazione in Germania.
Lotterie statali e mercati paralleli
Uno dei punti centrali è la differenza tra le lotterie ufficiali organizzate dallo Stato tedesco e le scommesse offerte da soggetti privati su quei medesimi eventi. La Corte dovrà valutare se la normativa tedesca, che impediva agli operatori esteri di ottenere una licenza, sia giustificabile con obiettivi di interesse generale, come la tutela del consumatore. Inoltre, si sollevano interrogativi sull’ammissibilità stessa della questione pregiudiziale, poiché presentata da un giudice maltese in una controversia tra soggetti entrambi tedeschi.
Attesa per il parere dell’Avvocato Generale
Il pronunciamento dell’Avvocato Generale è atteso per il 10 luglio 2025 e potrebbe fornire un orientamento decisivo. La sentenza finale della Corte di Giustizia UE potrebbe avere impatti rilevanti sul modello regolatorio tedesco e, più in generale, sul bilanciamento tra normative nazionali sul gioco e i principi del mercato interno europeo.ng/AGIMEG