“Il numero di nulla osta per apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015 è pari a 378.109 (di cui 36.570 in stato temporaneo di «magazzino»). Tale numero, essendo riferito alla data del 31 luglio 2015, costituisce un dato certo e immodificabile; numeri diversi che fossero stati raggiunti in data successiva a quella indicata non potranno mai costituire un diverso e superiore punto di riferimento per applicare la riduzione (che, tra l’altro, potrebbe essere anche superiore al 30 per cento) prevista dalla legge. Essendo 378.109 le macchine attive al 31 luglio 2015, gli effetti della riduzione minima saranno tali da portare progressivamente (nell’arco di 4 anni) gli apparecchi a ridursi sino a un numero non superiore a 265 mila”. Risponde così in commissione Finanze il vice ministro all’Economia, Enrico Morando, ad un’interrogazione presentata dai deputati del Pd Causi e Pelillo sui controlli per il rilascio dei nulla osta relativi agli apparecchi da gioco cosiddetti newslot. Nella risposta il vice ministro sottolinea che “ciò impedisce, ribadisce l’Agenzia, la possibilità di «anomali fenomeni di commercializzazione dei nullaosta non improntati a criteri di trasparenza», anche in considerazione del fatto che il numero di apparecchi non potrà superare quello massimo sopra indicato, a prescindere dal numero che ciascun concessionario, entro il predetto limite massimo, potrà possedere, a seguito delle ordinarie dinamiche di mercato”. Quanto alla circolare inviata agli uffici regionali dalla Direzione dei giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con l’obiettivo di pervenire a una base di riferimento certa del numero degli apparecchi ai fini dell’applicazione della citata riduzione prevista degli stessi entro il 2017, Morando aggiunge che “l’Agenzia delle Dogane e dei monopoli precisa che nessuna circolare di tale contenuto è stata inviata agli Uffici periferici, tenuto conto del fatto che la predetta base di commisurazione per la prevista riduzione (da realizzare «a partire dal 1o gennaio 2017») è, come già detto, ormai nota e immutabile fin dalla data di stesura delle prime «bozze» della legge di stabilità, che ha ritenuto di far riferimento a una data ormai decorsa proprio per impedire eventuali operazioni elusive, finalizzate all’aumento del parco apparecchi”. La riduzione degli apparecchi, prevista dalla legge di Stabilità, sarà disciplinata da un decreto ministeriale “che è in fase di avanzata predisposizione” e che deve: “disciplinare il processo di evoluzione tecnologica degli apparecchi con il passaggio alle AWP (New Slots) a controllo remoto; prevedere le modalità di riduzione del numero delle AWP, fissandola in misura non inferiore al 30 per cento, del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015; stabilire il costo dei nuovi nulla osta e le modalità, anche rateali, del relativo pagamento”, afferma Morando. dar/AGIMEG