Bingo, Rapporto Eurispes: il caso Piemonte, con legge regionale espulso il gioco legale dal territorio. Oltre 2.600 redditi persi nel caso di piena applicazione del distanziometro ai negozi specializzati

Recentemente il Piemonte ha deciso di procedere alla piena attuazione della propria legge regionale 9/2016 (dopo che l’applicazione del “distanziometro” aveva comportato già a novembre 2017 una prima forte compressione dell’offerta di gioco legale, relativamente ai punti vendita non specializzati e all’offerta attraverso apparecchi AWP), e da ciò è disceso che con il maggio 2019 anche i punti vendita specializzati ne sono stati interessati, con il risultato di prospettare una sostanziale espulsione del gioco attraverso apparecchi (AWP e VLT) dal territorio regionale e, inoltre, di pregiudicare la più generale tenuta economica dei soggetti della filiera che offrono nei loro punti vendita “anche” il gioco attraverso apparecchi. I dati ottenuti dalla Guardia di Finanza hanno segnalato come il passaggio verso l’illegale sia già un fenomeno evidente, anche attraverso la proliferazione dei “totem”. Più in generale anche per il Piemonte, l’Osservatorio dell’Eurispes ha segnalato che l’applicazione del distanziometro nella maggior parte dei territori coincide con l’espulsione del gioco pubblico. Nel frattempo, in pochi mesi dall’integrale applicazione della legge del 2016, l’Eurispes ha riscontrato una prima morìa di esercizi specializzati. Si tratta di almeno 15 esercizi, tutti ‒ per le attività di gioco in concessione ‒ dotati di licenza di pubblica sicurezza ex art. 88 TULPS, rilasciata dalle Questure competenti e naturalmente organizzati secondo tutte le specifiche delle concessioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Sulla base del numero medio di personale necessario per l’operatività di Sale del genere, è stimabile che circa 160 persone abbiano già subìto l’interruzione del reddito da lavoro che era assicurato da queste attività, o siano in procinto di esserne interessate. È l’avanguardia degli effetti occupazionali negativi riportati nel Rapporto Eurispes del maggio 2019, che arrivava a stimare ‒ solo per gli addetti diretti delle Sale ‒ oltre 2.600 redditi persi nel caso di piena applicazione della disposizione del distanziometro ai negozi specializzati. cr/AGIMEG