“Le sale che già sono aperte ci sono, ci vorrebbe una legge nazionale per poterle rimuovere”. E’ quanto spiega a Agimeg Dario Nanni, consigliere comunale del PD e presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Roma, che oggi ha presentato una proposta di delibera per limitare la diffusione dei locali da gioco nella Capitale. Il riferimento è alla parte del testo che vieta di aprire sale da gioco, o istallare slot, entro 1000 metri dai luoghi sensibili, una previsione simile a quella adottata da altri enti locali che tuttavia avevano fissati limiti di distanza minori (in genere 3-500 metri). La delibera di Nanni invece potrebbe finire con il coprire l’intero territorio della Capitale, anche perché vieta di istallare slot a meno di mille metri non solo da chiese e scuole, ma anche da altre sale da gioco. “E’ una previsione dettata in considerazione della situazione attuale, in cui le sale sono passate da 300 a 700 in cinque anni” spiega ancora Nanni. “Quello che può sembrare una restrizione dalle maglie troppo strette, in realtà serve a ristabilire la normalità. In ogni caso la proposta deve essere sottoposta all’esame delle commissioni competenti, sono sempre possibili modifiche”. La proposta di delibera non prevede al momento incentivi per gli esercizi che decidono di non istallare apparecchi, “non lo prevede nella sua formulazione attuale, perché stiamo cercando la formula adatta. Le soluzioni sono tre: incentivi (ma si tratta di una soluzione poco praticabile, per questioni di budget), sgravi fiscali, o un bollino di garanzia che il Comune assegna ai locali che decidono di non istallare apparecchi”. E sull’opportunità che le iniziative degli enti locali vengano coordinate in qualche modo con quelle dello Stato (che sui giochi ha competenza esclusiva), Nanni anticipa: “invierò la proposta a Delrio”, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie ha avuto alcuni incontri nelle settimane scorse con il sottosegretario Giorgetti. L’obiettivo è di “tracciare un percorso comune” sui giochi – ha spiegato alcuni giorni fa il sottosegretario all’Economia – proprio perché il Governo non intende trascurare le iniziative degli enti locali. Ma Nanni ipotizza anche “una mozione del Consiglio Comunale di Roma che chiede al Governo nazionale di attivarsi. Un provvedimento che potrebbe essere adottato subito, mentre viene portato a termine l’iter della delibera”. gr/AGIMEG