“Il mio ordine del giorno andava semplicemente a valutare l’opportunità di introdurre in via sperimentale le tecnologie immersive di realtà virtuale nell’ambito dei percorsi formativi di ogni ordine e grado. Questa è una cosa, colleghi, che se voi andate a vedere i piani didattici della maggior parte delle scuole europee e internazionali già avviene. Quindi, non si capisce perché si debba avere questo pregiudizio di questa scuola ottocentesca, da libro Cuore, quando studi scientifici dimostrano i vantaggi dell’apprendimento esperienziale e delle nuove tecnologie, non sostitutive, perché noi siamo per il libro scritto, per il libro stampato, per la spiegazione del docente, ci mancherebbe altro, ma è dimostrato da studi specifici che l’integrazione con le nuove tecnologie e la nuova capacità esperienziale virtuale favorisce l’apprendimento e la memorizzazione al 60 per cento rispetto addirittura alla parola scritta e stampata. Quindi, collega Sasso, di cui ho grande stima, io la invito sinceramente a rivedere il parere; anche con sorpresa, perché pensavo fosse la banalità del buonsenso, noi proponiamo, affianco alla didattica tradizionale, che ovviamente vogliamo valorizzare, come valorizziamo il prezioso lavoro della trasmissione del sapere da parte dei docenti, che sono figure formative insostituibili per tutte le classi di ogni ordine e grado, l’integrazione con la sperimentazione dell’innovazione esperienziale attraverso il VR”. E’ quanto ha detto in Aula alla Camera Federico Mollicone (FdI).
“Vi sottolineo che le stesse tecnologie ormai vengono utilizzate per il turismo, per l’intrattenimento informativo e addirittura per le realtà immobiliari; pensate, hanno applicato la VR immersiva addirittura all’immobiliare: se io sono di Palermo e voglio vedere una casa che sta a Trento, ho la possibilità, attraverso l’innovazione, di poterla visitare in ogni stanza e conoscerne ogni aspetto. A livello didattico, con l’integrazione con il gaming e lo sviluppo dei game – cosa che già viene fatta in maniera meritoria da alcuni istituti superiori – c’è la possibilità realmente, ad esempio – faccio un esempio paradossale ma non troppo -, di far conoscere eventi storici o luoghi storici in maniera assolutamente esperienziale e di grande attrattività, cosa che permetterebbe ai ragazzi di incuriosirsi in maniera maieutica e di dare la possibilità, poi, magari, di andare a vedere quel luogo. Pensate, colleghi – e concludo – che un piccolo comune della Toscana, Monteriggioni, è diventato famoso grazie a un videogioco PlayStation, Assassin’s Creed, che lo ha inserito all’interno di questo gioco e da allora c’è turismo in un luogo dove probabilmente non ci sarebbe stato, c’è un turismo internazionale in quel luogo e c’è, attraverso giochi come quello, la possibilità di conoscere episodi storici in maniera emozionale. Si tratta, ovviamente, di sperimentazioni, integrazioni che non dovrebbero sostituire la didattica, ma non si capisce il motivo di questo parere contrario, se non in una visione ottocentesca, retriva, assolutamente inaccettabile nel 2022 della scuola e dell’istruzione italiana”, ha concluso.
E’ stato respinto dalla Camera l’ordine del giorno presentato dal deputato Federico Mollicone. cdn/AGIMEG