“Noi monitoriamo la situazione e guardiamo i dati. Ci piacerebbe molto far tornare la situazione alla normalità. Ma adesso c’è grande preoccupazione. Diamo ogni giorno linee guida. Nessuno può dire di non sapere che cosa sta accadendo. Continuiamo a lanciare messaggi di educazione, chiediamo di prepararsi a una nuova possibile emergenza, di limitare i danni. Bisogna rendersi conto che senza le misure di protezione si rischia il ritorno al lockdown e questa sarebbe davvero la catastrofe. Ci aspettano scadenze fondamentali, non possiamo arrivarci così”. E’ quanto afferma in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Agostino Miozzo, Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico, unità alla quale il governo ha affidato il compito di tracciare le linee guida per la gestione dell’emergenza sanitaria. “Io dico che non sta passando la percezione del pericolo. Mi preoccupa il senso di onnipotenza dei giovani. Se continua così nuovi divieti saranno inevitabili. L’andamento della curva epidemica ci dice che l’Italia è in movimento e il virus sta viaggiando. Se ci faremo sfuggire nuovi focolai avremo guai seri. Non ce lo possiamo permettere”, conclude Miozzo. La situazione comincia a preoccupare seriamente il settore del gioco che, dopo essere stato uno degli ultimi comparti a riaprire i battenti – in alcune regioni la chiusura di sale scommesse, bingo e slot ha superato i 100 giorni -, potrebbe essere tra i primi a subire la scure di un nuovo lockdown con restrizioni che ne metterebbero a serio rischio la tenuta. ac/AGIMEG