Superano 6,79 miliardi di euro gli incassi per entrate del bilancio dello Stato da tasse e imposte su attività di gioco nel 2023. E’ quanto si legge nel Conto Riassuntivo del Tesoro del MEF.
Da questi, oltre 5,61 miliardi di euro proviene dal Prelievo erariale dovuto ai sensi del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, sugli apparecchi e congegni di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931; 496,5 milioni dai proventi delle attività di giuoco; oltre 477,9 milioni dalla quota del 40 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici e oltre 79,6 milioni dal Diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
A questi si aggiungono 572,7 milioni di euro dalla ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del lotto; 441,9 milioni dai Proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale; 1,71 milioni di euro dal versamento di somme da parte dei concessionari di gioco praticato mediante apparecchi di cui all’articolo 110, c. 6, t.u. di cui al r. d. 18 giugno 1931, n. 773; 1.459.444.574 euro dai proventi derivanti dal gioco del bingo; 438,7 milioni dalla Quota del 35 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici; oltre 313,3 milioni di euro dalla quota del 25 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici; 31,3 milioni di euro dall’imposta sugli intrattenimenti; oltre 7 miliardi di euro dai proventi del Lotto; 12,3 miliardi di euro dai proventi derivanti dalla vendita dei biglietti delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea.
Nei pagamenti per spese di bilancio secondo la classificazione economica figurano oltre 15,6 miliardi delle poste correttive delle entrate da giochi e lotterie. cdn/AGIMEG