Mazza (CEO Betaland) ad Agimeg: “PVR un presenza importante sul mercato e il riordino occasione per chiarire in maniera definitiva il loro ruolo. Per le nuove concessioni online credo si andrà verso un costo compreso tra 3 e 5 milioni di euro”

dai nostri inviati – All’SBC Summit di Barcellona è presente anche Carmelo Mazza, CEO di Betaland, che ha rilasciato un’intervista ad Agimeg su alcuni temi caldi del momento come la questione PVR e la gara per le concessioni online.

“Relativamente ai PVR credo si debba prendere atto che ormai sono una presenza importante sul mercato, quindi ogni tendenza che parla di eliminare i PVR sarebbe difficilmente gestibile. E’ anche vero che ormai la presenza dei PVR è molto estesa sul territorio quindi sarebbe giusto definire meglio le loro attività. In questo contesto, il riordino e il bando dell’online dovranno essere l’occasione per definire in maniera chiara quali sono gli ambiti di azione dei PVR”, le sue parole.

“Soprattutto bisognerà qualificare PVR che tipo di attività deve svolgere, perché ci sono PVR che però sono chiaramente agenzie di scommesse. Quindi auspico che finalmente il regolatore tolga le aree grigie che hanno creato tanti problemi e chiarisca bene il campo, facendo svolgere ai PVR la giusta attività”.

Per quanto riguarda il bando di gara delle concessioni online, che dovrebbe essere in programma all’inizio dell’anno prossimo, Mazza ha dichiarato: “Mi auguro che ci sia questo bando, anche se gli 8-10 milioni richiesti per le concessioni sono cifre molto alte che ridurrebbero il mercato a un oligopolio in mano a pochi. Certo, i 250.000 euro a concessione per nove anni sono una cifra irreale, troppo bassa, quindi è giusto aumentarla, ma trovando un compromesso accettabile a 3-5 milioni”.

“Questo è un settore che è nato sulle aree grigie che poi sono state regolamentate. Questo è un momento in cui le aree grigie devono essere eliminate, il regolatore deve muoversi in questa direzione. Anche perché sono proprio queste situazioni incerte e poco chiare quelle che consentono ai media e alla politica di attaccare il nostro settore. Dobbiamo togliere ogni ambito di ambiguità al nostro settore”, ha concluso Mazza.

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