Anche GMatica sembrerebbe orientata a intraprendere la strada del condono nella vicenda delle maxipenali newslot. Nel prossimo CdA si discuterà dell’ipotesi – in realtà si tratta di ben più che un’ipotesi, secondo quanto apprende Agimeg –
di pagare il 10% della condanna originaria. Se la Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti accogliesse l’istanza in questi termini, la concessionaria pagherebbe 15 milioni invece dei 150 conteggiati in primo grado. GMatica baserà la propria istanza sulla Finanziaria 2006 (art. 1 commi 231 e 232, le prime a consentire il condono nei giudizi di responsabilità di fronte alla Corte dei Conti) e non sul decreto IMU (art. 14 d.l. 31 agosto 2013, n. 102, convertito in legge 28 ottobre 2013, n. 124), due norme differenti, soprattutto nella misura dello “sconto”. La Finanziaria prevedeva infatti che il soggetto condannato possa offrirsi di pagare una quota tra il 10 e il 20% della somma conteggiata in primo grado. Il decreto Imu invece fissava la soglia minima di pagamento al 25%, una quota che poteva ridursi al 20% – con il consenso del giudice – qualora il soggetto condannato avesse versato subito l’importo dovuto.
Sei compagnie (Lottomatica, Snai, Sisal, Cogetech, Gamenet e Cirsa) hanno seguito l’iter del decreto Imu, e hanno versato nei termini previsti il 20% della somma. Il Collegio tuttavia non ha accordato l’ulteriore riduzione, e anzi a fine 2013 ha disposto per tutte il pagamento del 30% della condanna di primo grado, spiegando che la vicenda delle maxipenali doveva essere considerata di “particolare gravità”. In questo modo l’Erario ha incassato 346,5 milioni (a fronte del miliardo e 165 milioni previsti per queste sei nella condanna di primo grado). A gennaio HBG e Bplus hanno presentato delle domande di condono basate sulle norme della Finanziaria del 2006. Bplus in particolare si era offerta di pagare il 10%, oggi però ha rinunciato alla facoltà, certa che la Corte avrebbe elevato al 30%. Per HBG, del resto, la domanda a gennaio scorso era stata accolta negli stessi termini delle altre sei, alla concessionaria venne chiesto di pagare 60 milioni invece di 200.
In sostanza, al momento lo scenario è il seguente: sei delle dieci concessionarie delle newslot hanno condonato (appunto Lottomatica, Snai, Sisal, Cogetech, Gamenet e Cirsa), e il procedimento avviato nei loro confronti è stato dichiarato estinto. Due (Bplus e Codere, condannate in primo grado rispettivamente pagare 845 e 115 milioni di euro) proseguiranno con il giudizio d’appello, l’udienza si terrà il 9 luglio prossimo. Per Hbg scade oggi il termine per depositare la documentazione dell’avvenuto pagamento, ma vista la flessibilità mostrata dal Collegio in altri casi non è da escludere che si tolleri qualche giorno di ritardo. Al fronte del condono potrebbe unirsi quindi anche GMatica, che sarebbe comunque pronta a adeguarsi a una richiesta maggiore, qualora il giudice fissasse anche per lei il 30%. In questo caso i milioni da pagare sarebbero 45.
Il procedimento sulle maxipenali è stato avviato nel 2007, nel febbraio 2012 è stata pronunciata la sentenza di primo grado, la Corte giurisdizionale per il Lazio ha ritenuto le compagnie responsabili per il danno erariale causato dal mancato collegamento nei tempi previsti delle slot alla rete di controllo, conteggiando una sanzione complessiva di 2 miliardi e 475 milioni. rg/AGIIMEG