Marino (pres. Comm. Inchiesta Gioco): “Spero che il nostro lavoro sia la base per arrivare nella prossima legislatura ad un riordino del settore del gioco”

“Sono fiero del lavoro svolto dalla Commissione. Vedo in questo convegno una storia di speranza, ma anche un filo di continuità. C’era un percorso iniziato nel 2003-2004 che era stato in parte abbandonato, poiché anche nella legislatura precedente in cui ero presidente della Commissione Finanze avevamo approvato la Legge fiscale e uno dei punti era quello di attuare un riordino generale del settore del gioco. Purtroppo, la cosa non andò a buon fine, perché fu uno dei 5 aspetti a cui il Governo non diede attuazione dei decreti legislativi conseguenti. E’ quanto ha detto il presidente della Commissione d’Inchiesta sul Gioco del Senato, Mauro Marino, durante la Relazione conclusiva dell’attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico.

“Il tema del gioco è importante e va affrontato nella maniera adeguata. Il filo di continuità che io vedo svilupparsi dal 2003 a oggi, che vede il punto di partenza dal lavoro di Pedrizzi dà il senso dell’attenzione ad un argomento così importante. Se noi prendiamo atto che il gioco è parte della natura umana lo si può affrontare scevro di pregiudizi”.

“Il lavoro della Commissione era quello di fotografare la situazione reale del settore e creare una base condivisa su cu fondare l’intervento della prossima legislazione. Spero davvero che esso possa essere il punto d’appoggio per arrivare alla destinazione finale. Abbiamo bisogno di una regolazione del mondo del gioco per dare una certezza a quegli operatori economici legale che, agendo con una volontà imprenditoriale, devono avere delle certezze per fare investimenti. Allo stato attuale devo ringraziare il coraggio che ha avuto il Direttore Minenna di prorogare le concessioni. Il nostro lavoro spero sia il gradino su cui poggiare il piede per fare un salto di qualità e per dare corso a quel necessario sviluppo di questo settore nella legalità. Con questo convegno conclusivo penso che siamo riusciti ad arrivare al nostro obiettivo di affrontare questo tema delicato senza il pregiudizio”. ac/AGIMEG