“Ci rendiamo conto che il Governo – strozzato dall’UE – abbia bisogno di fare cassa, ma non possiamo che esprimere la massima preoccupazione sull’emendamento presentato che innalza le aliquote sui giochi”. E’ il commento ad Agimeg di Moreno Marasco, presidente di Logico, l’associazione che riunisce gli operatori del gioco online. L’online è il settore dei giochi che risente di più della concorrenza illegale, visto che operatori illegali e giocatori riescono facilmente a aggirare le barriere. Marasco sul punto premette: “E’ un settore di cui non mi occupo, ma non sottovaluterei gli effetti che queste misure avranno anche sul gioco a terra”. E poi, passando all’online, a Agimeg spiega che il giro di vite produrrà effetti del tutti opposti a quelli stimati dal Governo: “Sposterà i flussi di gioco verso quegli operatori che non hanno la concessione italiana”, e quindi sono soggetti a un differente regime fiscale. “Ci sarà una riduzione dei flussi di gioco, ma sarà solamente apparente. In altri Paesi, come la Spagna, si sta facendo esattamente il contrario”. Nella Relazione Tecnica che accompagna l’emendamento, oltretutto, il Governo stima che l’aumento della tassazione sull’online produrrà un maggior gettito di 50 milioni, anche grazie all’ingresso di 35 nuovi concessionari: “A mio avviso ci potrebbe essere un ripensamento” ribatte Marasco. “Ma forse l’intenzione del Governo è proprio quella di ridurre la platea degli operatori”. Il problema, però, è che con questi interventi “rischia nel medio periodo non solo di non incassare i 50 milioni in più, ma anche di perdere parte del gettito che finora l’online aveva garantito. Non serve la sfera di cristallo per dirlo, basta ricordare che lo Stato ha potuto contare su un aumento del gettito solo quando ha adottato misure espansive”. gr/AGIMEG