Manovra, dai giochi in arrivo 275,2 milioni di euro in 2 anni che si aggiungono ai 57 miliardi che il settore ha versato all’Erario negli ultimi 5 anni di raccolta completa

L’emendamento del Governo alla Legge di Bilancio con cui vengono riformulate le proroghe delle concessioni porterà alle Casse dello Stato 275,2 milioni di euro dai giochi in 2 anni. Una cifra importante frutto solo delle proroghe e che si vanno ad aggiungere ai 57 miliardi di euro che il settore, negli ultimi 5 anni “veri” di mercato (sono esclusi il 2020 ed il 2021 stagioni con tanti mesi di chiusura, a causa della pandemia, delle sale giochi e quindi incassi molto ridotti), ha versato nelle casse dell’Erario.

L’articolo 30 della proposta emendativa governativa prevede la proroga di tutte le concessioni fino al 31 dicembre 2024 e permetterà all’Erario di incassare 98,6 milioni di euro nel 2023, mentre nel 2024 le entrate arriveranno a 176,6 milioni di euro.

La parte del leone in questo caso la farebbero gli apparecchi da intrattenimento, poiché il gettito stimato (grazie alla proroga di 18 mesi) dalle Vlt per il 2023 sarà di 59,1 milioni di euro mentre per il 2024 sarà di 118,3, considerando che le licenze ammontano a 61.737 a cui va applicato un costo di 15.000 euro ciascuna e una maggiorazione del 15%. Mentre per le AWP il corrispettivo da pagare ammonta a 100 euro per ciascun apparecchio (in Italia sono 252.000) e quindi gli introiti previsti sono di 25,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda il Bingo nel 2023 gli incassi per lo Stato saranno pari 14,3 milioni di euro, per effetto del canone mensile da 7.500 euro per ciascuna delle 185 concessioni che, con la maggiorazione del 15%, arrivano a superare i 14 milioni per il 2023. Nel 2024 il canone annuale ammonterà a 90mila euro e per l’Erario le entrate ammonteranno a 16.650.000 euro.

Per il settore delle scommesse gli oneri per la proroga delle concessioni sono annualmente pari a 7.500 euro per ogni diritto afferente ai punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di gioco regolarizzati, e a 4.500 euro per ogni diritto afferente ai punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici. Pertanto, si prevede un introito ulteriore per l’intero 2024 di 35.595.375 euro. ac/AGIMEG