“Il primo obiettivo di oggi è quello della riapertura. Il problema riguarda anche l’indotto. Inoltre, non dobbiamo dimenticare il problema delle banche che in questo momento delicato persistono a chiudere i conti ai lavoratori del nostro comparto per un presunto codice etico”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’associazione Sapar, Domenico Distante, durante la manifestazione ‘rosa’ del settore del gioco legale. “Viviamo nell’incertezza del futuro e su quali investimenti potremo fare. E’ vero che è in corso una pandemia imprevedibile, ma noi abbiamo delle chiusure più pesanti di qualsiasi altra attività economica. Bastava che si stabilissero anche dei limiti, ma almeno avremmo potuto far fronte alle spese e pagare gli stipendi ai nostri dipendenti. Noi abbiamo a cuore la salute delle persone e questo accanimento non ce lo meritavamo. Questo Governo e i 5 Stelle sono sempre stati contro di noi a prescindere, ma noi siamo gli stessi con cui hanno pagato Quota 100 e Reddito di Cittadinanza. Sicuramente la nostra chiusura non ha fermato il gioco, ma si è spostato nei circuiti illegali e i dati sono lì a dimostrarlo”.
ac/AGIMEG