I lavoratori del settore del gioco legale, al termine della manifestazione che si è svolta oggi in contemporanea a Piazza del Popolo a Roma e a Piazza Duomo a Milano, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi per richiedere un confronto urgente. Al centro la riapertura immediata dei punti vendita. Ecco il testo della lettera:
“Il gioco legale in Italia è ormai allo stremo: le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria hanno portato ad una chiusura prolungata per oltre 220 giorni dei punti vendita di gioco legale su tutto il territorio nazionale. Il comparto sta vivendo una situazione drammatica, che vede la chiusura prolungata di circa 15.000 punti vendita di commercianti regolari e regolati da Concessioni Statali, con la conseguente difficoltà economica per oltre 150mila persone tra lavoratori diretti, dipendenti dei concessionari e lavoratori dell’indotto, che arrivano a 400mila persone estendendo il disagio ai nuclei familiari. Inoltre, la chiusura dei punti di vendita di gioco legale per quasi sei mesi ha determinato per lo Stato Italiano anche un’importante diminuzione delle entrate erariali, stimata per un anno in oltre 5 miliardi di euro in meno rispetto al 2019.
Gli esercenti del comparto si sono impegnati da subito per garantire la massima tutela sanitaria all’interno dei propri punti di vendita, investendo ingenti quantità di tempo ed importanti risorse economiche per adeguarsi alle normative contenute nei vari DPCM, riuscendo così a gestire in sicurezza l’attività all’interno delle proprie sale, scongiurando l’insorgenza di focolai di contagio ed evitando casi di assembramento da parte dei clienti.
In aggiunta a ciò, ad ulteriore garanzia di lavoratori, clienti e fornitori, alcune delle principali Associazioni di categoria, con il supporto delle Organizzazioni Sindacali e dei Concessionari di gioco legale, hanno autonomamente adottato dei Protocolli di Sicurezza Sanitaria contenenti misure di prevenzione e contenimento del virus ancor più restrittive rispetto a quelle previste dai DPCM e dalle Linee Guida emanate dalla Conferenza delle Regioni, volte a ridurre ulteriormente il rischio di possibile contagio e consentire la fruizione dei prodotti di gioco all’interno delle sale in piena sicurezza.
Per i lavoratori del settore il permanere di una situazione di lockdown potrebbe comportare la definitiva chiusura dell’attività per un notevole numero di esercizi, mettendo a rischio i 150mila lavoratori gravitanti attorno al settore del gioco pubblico, ed in particolare, i circa 30mila addetti impiegati nella distribuzione fisica.
Il comparto del gioco legale, alla luce delle misure già adottate, richiede a gran voce la riapertura per i punti vendita nelle zone gialle, nel rispetto dei limiti di orario imposti, offrendo le migliori garanzie di mantenimento delle misure previste, più stringenti di molti settori affini già operativi.
Tutti i lavoratori del gioco legale chiedono con forza e drammatica preoccupazione un incontro con Lei e gli altri rappresentanti del governo coinvolti per verificare insieme la sussistenza delle condizioni indicate e consentire quindi una rapida riapertura nei limiti temporali previsti dall’ultimo DPCM, il 6 marzo.
Siamo certi che saprà dare attenzione a queste nostre richieste”. cdn/AGIMEG