Norme più semplici per aumentare rigore fiscale, protezione del giocatore e lotta al match-fixing: così Malta cambia le regole del gioco

Non sarà una vera e propria rivoluzione, ma i cambiamenti alla normativa sul gioco che le autorità maltesi hanno appena sottoposto al vaglio di Bruxelles incideranno da un canto sugli aspetti fiscali e dall’altro sulla sicurezza per il giocatore. Agimeg ha chiesto alla Malta Gaming Authority (MGA) di anticipare cosa cambierà in termini pratici.  Ecco gli aspetti più significativi della nuova normativa.
L’attuale sistema di “multi-licenze” sarà semplificato con due diverse licenze: B2c (Business to consumer) e B2B (Business to business), che comprendono le varie attività che si svolgono attraverso i molteplici canali di distribuzione.
Al posto degli attuali obblighi e divieti estremamente dettagliati si indicheranno gli obiettivi da mantenere, in modo da non dovere continuamente aggiungere e modificare le singole norme per adeguarsi all’innovazione tecnologica che in questo settore è estremamente rapida.
Le competenze della Mga vengono ampliate in modo da consentirle un intervento più efficace ogni volta che serve. In particolare, avrà la possibilità di intervenire anche nell’ambito delle leggi sul riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
La figura del “Key official”, che attualmente rappresenta il responsabile unico di un’azienda di gioco di fronte alla Mga, verrà sostituita da diverse altre figure ciascuna responsabili di un singolo settore operativo che avranno, così, maggiori competenze specifiche e di conseguenza maggiore responsabilità.
La tutela del giocatore sarà più severa visto che viene istituzionalizzato il ruolo di mediatore nell’Unità di supporto al giocatore della Mga, il quale dovrà custodire i vari conti di ciascun giocatore e costruire un database unificato per l’autoesclusione di chi è a rischio patologico, sia sul canale on line che sul canale fisico.
Saranno introdotti delle procedure più efficaci per la giustizia penale e amministrativa, comprese l’assegnazione dei ricorsi al tribunale amministrativo sulle decisioni dell’authority e la distinzione tra reati amministrativi e penali.
Viene introdotto il concetto di “amministrazione di tutela su operazioni a rischio” e, se necessario, sospendere un’attività a protezione dei posti di lavoro e dei depositi del giocatore.
Verrà costruito un sistema automatico rendicontazione automatica per facilitare la conformità alla regolamentazione e facilitare il controllo dell’authority.
Con i nuovi poteri, l’authority potrà anche intervenire nella lotta al match fixing e gli operatori dovranno applicare dei nuovi sistemi di controllo sulle scommesse anomali, secondo quanto previsto dalle azioni di prevenzioni stabilite dalla Task force nazionale anti-corruzione, alla quale partecipa attivamente.
Le licenze Business to business saranno escluse dalla tassazione del gioco, in modo da rendere Malta più competitiva come hub delle attività B2B.
La bozza della nuova normativa rimarrà a Bruxelles, per la fase cosiddetta di “stand still”, fino al 15 giugno prossimo. Una volta ottenuto l’ok della Commissione Ue, il Parlamento maltese dovrà trasformare la bozza in legge. Ma non si prevede alcun ostacolo anche perché prima della stesura definitiva sono state effettuate diverse consultazioni con i vari player coinvolti, dalle industrie del settore alle forze politiche.  gpm/AGIMEG