“E’ stato bello vedere due mondi che, in un modo apparentemente anomalo, si incontrano. Galeotta è stata, per farci conoscere, una cena “dedicata” al mare che io amo da sempre. Stefano Tino mi ha raccontato di essere cresciuto con i miei film. Ho scoperto che stiamo parlando di un’azienda seria e importante ed ho accettato la loro proposta. Tutto il lavoro dell’azienda si racchiude in uno spot di pochi secondi. In questo poco tempo si deve far capire bene il messaggio al pubblico e così deve esserci qualcuno che ha una grande esperienza. Io quest’anno festeggio 70 anni di attività, ho fatto tesoro di tutte le esperienze che ho acquisito e ho livellato il mio linguaggio. Voglio essere credibile anche nelle cose serie. In quei pochi secondi di spot tu devi avere la credibilità di dire alla gente: ‘Ragazzi, non esagerate’. Si può giocare, ma non deve essere un vizio, questo è lo scopo che noi vogliamo raggiungere. Se riusciamo a ottenere questo, vuol dire che la mia credibilità, la mia costruzione del personaggio ‘banfita’, sta crescendo e a me fa piacere”. E’ quanto ha dichiarato Lino Banfi in occasione della presentazione della nuova campagna sul Gioco Responsabile di StarCasinò.
“La meraviglia della Banfi Revolution è che sto avendo più richieste di lavoro adesso che quando avevo vent’anni meno. Se l’iniziativa di oggi sarà l’ultimo ricamo della mia opera, completerà comunque la mia credibilità presso le famiglie. Il giorno in cui un ragazzo dirà alla mamma ‘ha ragione Lino’, noi avremo raggiunto il nostro obiettivo”, ha aggiunto.
“Ci sono molti personaggio più illustri di me, anziani come me, del mondo dello spettacolo, del calcio e dello sport in genere, della cultura, che farebbero i salti mortali per entrare nel mondo dei ragazzi, di TikTok, ma non li lasciano entrare. Invece io sono amato proprio da questi ragazzi, che mi hanno voluto in molte situazioni”, ha concluso.
cdn/AGIMEG
