“Siamo all’assurdo oggi uno stabilimento balneare, ma anche un bar, un ristorante e persino un oratorio rischia una multa da 4mila euro se non denuncia la regolarità del più iconico gioco estivo. Entro il 30 aprile i gestori devono fare la richiesta del titolo autorizzativo all’Agenzia delle Dogane. Lo stesso iter che si fa per i videopoker. Questa nuova assurda regola è contro la logica e il buonsenso, ma nonostante questo l’Agenzia delle Dogane fa spallucce e dice che esiste da vent’anni”. E’ quanto ha detto Augusto Sartori responsabile ligure del dipartimento ristorazione e locali notturni di Fratelli d’Italia.
“Come Fratelli d’Italia abbiamo subito dato battaglia, di fatti deputati di Fratelli d’Italia membri della commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo hanno presentato un’interrogazione in cui si chiede al Ministro competente quali iniziative intenda adottare in merito, considerato che il calciobalilla nulla ha a che fare con il gioco d’azzardo e colpisce, invece, indiscriminatamente gestori e proprietari di esercizi pubblici, caricandoli di ulteriori incombenze burocratiche e tasse, ma non dovrebbero servire interrogazioni di questo tipo quando sarebbe sufficiente il solo buonsenso per dire che un conto sono i giochi della nostra infanzia, tradizionali e anche belli come il calciobalilla mentre ben diverse sono le cose quando si parla di giochi d’azzardo come il videopocker.
Noi rimaniamo a baluardo e difesa delle attività commerciali e di chi fa impresa che sono patrimonio per l’Italia e non mucche da mungere e basta”, ha concluso. cdn/AGIMEG