“Se e quali urgenti iniziative correttive intende adottare per eliminare gli oneri descritti in premessa, per escludere che vengano penalizzati gli addetti ai lavori del settore e si disincentivi il gioco di intrattenimento senza vincita”. E’ quanto chiesto in un’interrogazione a risposta in Commissione dal deputato Rizzetto (FdI) al Ministro dell’economia e delle finanze.
Ecco il testo dell’interrogazione:
“Per sapere – premesso che: l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha imposto a gestori di bar e siti di intrattenimento una certificazione onerosa per la messa in esercizio di giochi di puro svago come calciobalilla, tavoli da ping pong, carambola, flipper, dondolanti per bambini;
si è previsto che tali giochi, destinati a luoghi pubblici, debbano essere dotati di un nullaosta per la messa in distribuzione;
sicché tutti i gestori sono tenuti a denunciare all’agenzia delle accise, dogane e monopoli detti giochi e dispositivi, anche se gratuiti, ed attendere l’autorizzazione per metterli in esercizio. In attesa, per ogni dispositivo, i gestori rischiano multe fino a 4 mila euro, come disposto dal decreto del direttore dell’Agenzia del 1° giugno 2021;
l’Agenzia, dunque, nel riordinare i giochi senza vincita in denaro, ha applicato norme equivalenti a quelle degli apparecchi a vincita;
le richieste omologazioni di tutti gli apparecchi da intrattenimento imposte dall’Agenzia fiscale hanno determinato aspre critiche degli operatori coinvolti, che ritengono di essere sottoposti ad adempimenti irragionevoli.
Pertanto, gli stessi chiedono la sospensione e l’annullamento di tali regole, che equiparano comuni dispositivi di intrattenimento agli apparecchi che erogano vincite in danaro;
si ritiene necessario intervenire in materia, poiché, di fatto, vengono penalizzati dei giochi virtuosi in quanto notoriamente di mero intrattenimento, invece di incentivarli, anche per contrastare i giochi d’azzardo –:
se e quali urgenti iniziative correttive intenda adottare per eliminare gli oneri descritti in premessa, per escludere che vengano penalizzati gli addetti ai lavori del settore e si disincentivi il gioco di intrattenimento senza vincita”. cdn/AGIMEG