ADM: controllati oltre 10mila esercizi di gioco pubblico. Inibiti 297 nuovi siti web illegali. Tutti i DETTAGLI sui CONTROLLI

L’attività di ADM è finalizzata all’individuazione di tutte le forme di irregolarità nell’ambito dell’offerta di gioco autorizzato e allo svolgimento di un’efficace azione di contrasto al gioco illegale attraverso l’effettuazione di verifiche capillari sul territorio e l’irrogazione di sanzioni. Nel 2020 sono stati controllati 10.458 esercizi e sono stati inibiti 297 siti web privi delle autorizzazioni previste. Nel 2020, anche il numero dei controlli a livello nazionale sugli esercizi nel settore scommesse ha fatto registrare una diminuzione (-62,72 per cento rispetto al 2019) che è dovuta alla situazione emergenziale e alla chiusura degli esercizi oltre che alla diminuzione del personale in presenza presso gli Uffici dei Monopoli. L’attività di verifica a livello nazionale sugli esercizi del settore AWP, nel corso del 2020 ha risentito delle limitazioni imposte dalla pandemia e dalla chiusura di tutte le attività di gioco, che hanno portato ad una compressione dei controlli in loco (-73,55 per cento rispetto al 2019). E’ quanto si legge nel Libro Blu 2020 di ADM.

In Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti; per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque ed in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio. In particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, quali ad esempio le truffe, connessi alla distribuzione on-line dei giochi con vincite in denaro, ADM opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l’offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico che un efficace contrasto al gioco illegale.

L’Agenzia partecipa attivamente all’Unità di Informazione sulle Scommesse Sportive del Ministero dell’Interno e presieda il CoPReGI – il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori – di cui fanno parte il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, la cui collaborazione è volta ad eseguire operazioni coordinate sul territorio per il contrasto del gioco illegale.

Le aree dell’illecito riguardano essenzialmente i seguenti comparti:

  • il gioco fisico/gioco a distanza mediante i cosiddetti “totem”;
  • il gioco a distanza effettuato mediante i CTD (Centri Trasmissione Dati) o i PDR (Punti di Ricarica);
  • l’alterazione degli apparecchi da divertimento (AWP e VLT);
  • offerta di gioco illegale su siti web privi delle autorizzazioni previste.

Si tratta di tipologie di gioco per le quali risulta possibile aggirare le disposizioni e i vincoli del sistema concessorio, utilizzando canali alternativi a quelli ufficiali, sia per sottrarsi al pagamento delle imposte, sia per occultare i destinatari dei relativi profitti.

I controlli eseguiti da ADM sono così classificati:

  • controlli sui concessionari. Consistono nella verifica della permanenza dei requisiti soggettivi delle società e delle persone che rivestono ruoli decisionali all’interno delle stesse. I requisiti sono richiesti per l’assegnazione e il mantenimento delle concessioni (onorabilità, solidità finanziaria, ecc.), nonché per tutti gli adempimenti necessari alla gestione del gioco (es: versamenti di imposte o altre entrate erariali, regolare pagamento delle vincite, rispetto dei regolamenti dei giochi, obblighi di investimento, conformità a normative antiriciclaggio, iscrizione ad albi, vigilanza sulla filiera, ecc.);
  • controlli sugli esercizi di gioco. Consistono in accertamenti condotti dal personale ADM sul territorio;
  • controlli sul web. Consistono nelle verifiche sui siti internet e nell’inibizione di quelli privi delle autorizzazioni previste;
  • controlli sugli apparecchi da intrattenimento o piattaforme di gioco. Si tratta di controlli tecnici sugli apparecchi da gioco e sulle piattaforme software di gestione delle reti e di erogazione del gioco, di cui si avvalgono i concessionari. Il monitoraggio riguarda la conformità alle regole di costruzione e alle norme primarie o secondarie di settore emanate dall’Agenzia, oltreché la sicurezza, la regolare erogazione delle vincite e la corretta determinazione dei flussi erariali.

Le attività oggetto di controllo comprendono tutti gli esercizi in cui vi è offerta di gioco lecito, tra cui apparecchi da intrattenimento (AWP e VLT), Scommesse (negozi di gioco e corner), ricevitorie Lotto, Enalotto e punti di vendita Lotterie, Sale Bingo, nonché esercizi in cui viene rilevata offerta illegale di gioco.

Nel 2020, come mostrato dai risultati della Tabella V.8, il numero dei controlli a livello nazionale sugli esercizi è diminuito del 70,05 per cento rispetto al 2019. Tale diminuzione è stata condizionata principalmente dal lockdown e dalla chiusura degli esercizi come previsto dal DPCM 8 Marzo 2020 e dal DPCM 11 Marzo 2020.

Il numero di violazioni riscontrate nel 2020 è nettamente inferiore al 2019, a causa della situazione emergenziale legata alla pandemia da Covid-19. Come emerge dalla Figura V.10 però, il calo delle violazioni penali, riportate nella categoria “Altro” (comprende violazioni penali, persone denunciate all’AG, sequestri penali), risulta essere meno marcato rispetto agli altri indicatori, grazie alla costante attività di controllo e contrasto all’intermediazione che colpisce il gioco a distanza. L’imposta accertata nel 2020, frutto dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore Giochi, come illustrato nella Figura V.11, fa registrare un aumento dell’81,05 per cento rispetto al 2019. La riduzione del numero di sanzioni irrogate dal 2017 ad oggi è dovuta dal fatto che, la progressiva conoscenza del territorio da parte del personale ADM, ha consentito di diminuire il numero di controlli, ma di aumentarne la qualità e il relativo tasso di positività.

Analizzando i dati territoriali relativi all’imposta accertata nel 2020, si evidenzia un valore nettamente superiore nelle Regioni della Sicilia, Calabria e Lazio. Ciò è da imputarsi ad un’alta incidenza di fenomeni criminosi, circostanza che ha determinato una maggiore positività dell’esito dei controlli. Inoltre, la conoscenza delle sedi legali dei soggetti giuridici sottoposti ad accertamento ha permesso al personale ADM specifici controlli sui soggetti che operano sia all’estero che nel mercato nazionale, facendo registrare performance elevate.

Settore Scommesse – Riepilogo nazionale

Nel 2020, anche il numero dei controlli a livello nazionale sugli esercizi nel settore scommesse ha fatto registrare una diminuzione (-62,72 per cento rispetto al 2019) che è dovuta alla situazione emergenziale e alla chiusura degli esercizi oltre che alla diminuzione del personale in presenza presso gli Uffici dei Monopoli.

Nel periodo di riferimento 2016-2020 emerge un forte calo delle violazioni penali riscontrate (-77,61 per cento), così come si è ridotto il numero delle persone denunciate all’AG (-85,82 per cento) e il numero delle violazioni amministrative di competenza ADM (-73,80 per cento).

La progressiva diminuzione delle violazioni penali e delle persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, deriva, probabilmente, dall’ingresso nell’alveo della legalità di molti punti di vendita.

A livello regionale, si evidenzia il tasso di positività dei controlli registrato nel Lazio (per ulteriori dettagli cfr. Appendice: Tabella a II.152) dovuto, in larga parte, agli esiti delle attività condotte nell’ambito delle operazioni di controllo predisposte e organizzate dal CoPReGI nel 2020.

 

L’imposta accertata nel 2020, come illustrato nella Figura V.14 ha fatto registrare un aumento del 92,07 per cento rispetto al 2019, a conferma dell’andamento crescente dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore delle scommesse, grazie alla maggiore qualità dei controlli e alla costante attività di controllo e contrasto all’intermediazione. Fa eccezione il “picco” nell’imposta accertata nel 2018 dovuto agli esiti di casi di evasione di rilevante entità emersi in quell’anno. Anche le sanzioni tributarie hanno registrato un incremento del 52,65 per cento rispetto al 2019.

Settore AWP – Riepilogo nazionale

L’attività di verifica a livello nazionale sugli esercizi del settore AWP, nel corso del 2020 ha risentito delle limitazioni imposte dalla pandemia e dalla chiusura di tutte le attività di gioco, che hanno portato ad una compressione dei controlli in loco (-73,55 per cento rispetto al 2019). In generale, sono state effettuate attività di controllo per assicurare il rispetto della sospensione della Raccolta di gioco, disposta nel periodo emergenziale, tramite la lettura dei dati degli apparecchi.

Come evidenziato nella Figura V.15, nel periodo 2016 – 2020, si registra un calo di alcune delle tipologie di violazioni riscontrate, come le violazioni amministrative irrogate da ADM (-59,44 per cento) e gli atti di accertamento (-68,72 per cento). Le altre variazioni significative riguardano il numero di misure cautelari (-70,13 per cento) e le persone denunciate all’AG (-48,18 per cento).

Al contrario, il numero di sequestri penali risulta per lo più costante nell’arco temporale di riferimento. Nel 2020, il dato ha fatto registrare un incrementato del 38,89 per cento rispetto al 2019, a testimonianza del fatto che il settore delle AWP è caratterizzato da un elevato presidio del terriorio, che comporta anche importanti deleghe di indagine nel settore (per ulteriori dettagli cfr. Appendice: Tabella a II.155).

Nel 2020 i controlli nel settore AWP hanno fatto registrare un aumento rispetto al 2019 del 30,22 per cento per l’imposta accertata e del 32,30 per cento per l’importo delle sanzioni amministrative a conferma dell’aumento della qualità dei controlli effettuati da parte del personale ADM.

Attività di contrasto sul divieto di gioco ai minori

L’articolo 110, commi 8 e 8-bis del TULPS conteneva originariamente alcune disposizioni in materia di tutela dei minori. Il Legislatore, dopo aver ricompreso l’esclusione dall’accesso al gioco nei confronti dei minori in diverse disposizioni legislative in cui si delineavano le finalità dell’intervento, oppure si indicavano gli obblighi ai quali si sarebbe dovuto sottoporre il concessionario, con l’articolo 24 del DL n. 98/2011, oltre a ribadire al comma 20 il divieto di consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di 18 anni, ha provveduto – ai successivi commi 21 e 22 – ad inasprire le sanzioni.

L’articolo 7, comma 8, del DL n. 158/2012 ha previsto il divieto di ingresso ai minori di anni 18 nelle aree destinate al gioco con vincite in denaro interne alle sale Bingo, nelle aree o nelle sale in cui sono installati apparecchi VLT e nei punti vendita in cui si esercita – quale attività principale – quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi.

Da ultimo, l’articolo 9-quater del Decreto dignità ha previsto l’introduzione della tessera sanitaria per il contrasto del gioco minorile per il settore VLT.

Nel settore del gioco fisico, il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o del punto di offerta del gioco con vincite in denaro, è tenuto a identificare i minori di età mediante richiesta di esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia manifesta.

Nel settore del gioco a distanza, il controllo e contrasto al gioco minorile viene garantito attraverso la presentazione da parte del soggetto che voglia aprire un conto di gioco di un documento d’identità in corso di validità. In tale ambito, infatti, il giocatore viene identificato inizialmente attraverso la presentazione degli estremi del documento di identità e attraverso la presentazione, entro i successivi 30 giorni, di copia del documento stesso. Con tale modalità è consentito l’accesso al gioco di tutta la popolazione maggiorenne presente sul territorio nazionale e in possesso di un qualunque documento d’identificazione dello Stato italiano che preveda la presenza di una fotografia del titolare.

Analizzando i dati della Tabella V.11, nel periodo di riferimento 2018-2020, emerge un trend negativo delle violazioni accertate e delle sanzioni irrogate da parte del personale ADM. Tuttavia, si segnala che il dato del 2020, se rapportato ai giorni di apertura della rete fisica, è in linea con quello del 2018. Al contrario, si registra un incremento dell’importo delle sanzioni irrogate del 13,66 per cento rispetto al 2019.

Inibizione dei siti web irregolari

Nel periodo 2014-2020, ADM ha condotto una continua e costante attività di inibizione dei siti web irregolari, raggiungendo un totale di 4.628 siti inibiti a fronte di 2.934.617.088 tentativi di accesso. Dal 2020 vengono inibiti, oltre ai siti con offerta di gioco, anche quelli con offerta di tabacchi e liquidi da inalazione contenenti nicotina.

Confrontando i dati del 2020 con quelli del 2019 si rileva un decremento dei siti web inibiti pari al 71,36 per cento. Tale dato è in parte attribuibile al crescente utilizzo dei social network come canale di promozione alternativo ai siti web e-commerce per la pubblicazione di contenuti illegali o l’offerta di giochi e prodotti del tabacco, liquidi da inalazione e accessori ai tabacchi da fumo.

A tal proposito, sono state inviate comunicazioni formali da parte di ADM ai gestori di tali risorse web per la rimozione dalle reti sociali e dalle piattaforme per il commercio elettronico delle offerte con contenuto illegale pubblicate dai singoli utenti.

cr/AGIMEG